#319 - 3 dicembre 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Diario

Il Diario "Conoscenda" '22 ideato per insegnanti e studenti
è dedicato all' Ariosto con l' Orlando Furioso e ad altri canti

I capricci della fortuna

Conoscenda 2022 - 12

Interventi di Francesco Sinopoli - Ermanno Detti - Francesca Baldini

Illustrazioni di Alberto Ruggieri

Lo spazio “orizzontale”, in cui si muovono le creature ariostesche, è labirintico.
In esso le sorti sono dominate dai capricci della Fortuna, che condiziona gli individui.
Siamo insomma lontani sia dall’ideale quattrocentesco di dignità,
sia da quello di libertà, rappresentato dalla “virtù” machiavelliana.
La selva, in cui i cavalieri “erranti” muovono le loro inchieste, costituisce così
la metafora di un mondo caotico, im¬possibile da padroneggiare.

Conoscenda 2022  -  12Conoscenda 2022  -  12

Oh troppo cara, oh troppo escelsa preda
per sì barbare genti e sì villane!
O Fortuna crudel, chi fia ch’il creda,
che tanta forza hai ne le cose umane,
che per cibo d’un mostro tu conceda
la gran beltà, ch’in India il re Agricane
fece venir da le caucasee porte
con mezza Scizia a guadagnar la morte?
La gran beltà, che fu da Sacripante
posta inanzi al suo onore e al suo bel regno;
la gran beltà, ch’al gran signor d’Anglante
macchiò la chiara fama e l’alto ingegno;
la gran beltà che fe’ tutto Levante
sottosopra voltarsi e stare al segno,
ora non ha (così è rimasa sola)
chi le dia aiuto pur d’una parola.

Orlando Furioso, VIII, 62-63

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