#319 - 3 dicembre 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Alla ricerca della pace

Guerra in Ucraina

Tra bombe distruttive il martirio di un popolo

di Amanzio Possenti

Guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina – tra orrori, missili e gran freddo nelle abitazioni a causa dell’ energia resa inefficiente dalle bombe russe – non trova una via d’uscita pacifica: il mondo osserva sgomento lo svilupparsi senza fine di una tragedia europea, voluta con deliberata e scellerata scelta aggressiva dalla Russia di Putin.

E’ possibile la pace? La riposta è fermamente sì. Come realizzarla? Con quali trattative? Con quanta speranza di durata? Quale Paese potrebbe garantirla? Il Vaticano, la Cina, l’Onu, l’Europa? Le domande si affollano, risposte non ne arrivano, pur se si parla di trattative sotterranee.

Il clima di bombe distruttive scoraggia ma non può disimpegnare.
Vittime in continuazione e devastazioni senza freno sotto il peso terribile di armi mortalmente ‘raffinate’ condannano l’orrore di una spietata ’operazione militare speciale’(?).

Guerra in Ucraina

La sola voce rasserenante e speranzosa nell’oceano cristallizzato di comunicati, parole, ammiccamenti e disumanità, è quella che Francesco alza ogni giorno, dal 24 febbraio, avvio della sciagurata e irresponsabile invasione: pace, pace, pace.
Chi ascolta e passa ad azione concreta e concordata superando le velleità pregiudiziali dei ‘sì, però’ o ’dei ’no, però’ e scegliendo la via del tavolo di accordo?

Il popolo ucraino soffre, eroicamente, oltre il sopportabile, l’Europa e la Nato lo difendono e sostengono, molti Stati (anche l’Italia) accolgono generosamente i profughi, da noi si ascoltano (troppe) contrapposizioni verbali, lo scenario bellico si perpetua. Per quanto ancora? Perchè non si fa propria l’accorata preghiera-supplica di Francesco per la ’martoriata Ucraina’?

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