Baccanello di Calusco (Bergamo)
Padri separati
di Amanzio Possenti
Come aiutare i padri separati in difficoltà, privi di un alloggio dignitoso?
Ecco un progetto singolare: la trasformazione di un gruppo di celle dell’antico convento dei Frati Minori francescani, che hanno appena lasciato il monastero secentesco nella frazione Baccanello di Calusco (Bergamo), in unità abitative a favore di padri separati.
Sono già in corso dai primi di settembre i lavori per la trasformazione di alcune celle in stanze-appartamento che accoglieranno genitori con difficoltà o problemi abitativi. Prende forma pertanto il progetto ’Casa nel Chiostro’, portato avanti dall’Associazione Convento Francescano di Baccanello nata nel 2017, con il finanziamento (210 mila euro) della Fondazione Azimut e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia con sede a Pavia.
Sono previste per ora sei nuove unità abitative, mentre la prima stanza di accoglienza è già stata realizzata con i fondi raccolti negli ultimi due anni, circa 50 mila euro.
Il referente della Associazione, Danilo Riva, spiega :‘ Ogni tre celle si ricaverà una stanza di accoglienza per un padre separato, ovvero un locale dove dormire con aggiunta di cucina e di servizi’. I lavori, che riguardano un piano completo del convento che fu caro a San Giovanni XXIII, dovrebbero terminare tra fine anno 2022 e inizio 2023; il progetto, che risale al 2018, proseguirà ‘ per trasformare altre celle in stanze di accoglienza’.
L’Associazione - che ha lanciato una campagna di sostegno per donazioni al progetto - ha scelto con senso di solidarietà la via della proposta di accoglienza dei padri separati, molti dei quali vivono in grosse difficoltà, alcuni allo sbando, altri che dormono in macchina o vivono in ambienti di fortuna; essa si occupa anche di attività caritative e di housing sociale, nonché, nel segno della Spiritualità francescana, di interventi educativi. Il dramma di padri separati alcuni dei quali, senza tetto, non possono ospitare i figli, propongono l’attenzione su una ‘nuova povertà’ alla quale non sempre si riesce a dare risposta idonea. Da qui la decisione del presidente della Associazione, Mario Scarpellini, che sottolinea al proposito : ’Per questo abbiamo dato vita al progetto accogliendoli nel convento.’
Ed ora il progetto sta sviluppandosi, esperienza inedita di grande valenza morale e sociale, punto di riferimento verso situazioni drammatiche in aumento. La Spiritualità francescana continua ad offrire testimonianze di solidarietà efficace.