In occasione della Giornata Mondiale - 22 settembre
Rinoceronte
I rinoceronti sono tra i più grandi mammiferi terrestri dopo gli elefanti.
Il rinoceronte bianco, in particolare, può raggiungere le 3 tonnellate e mezzo di peso.
Possiedono un corpo tozzo, massiccio e con numerose pieghe cutanee, oltre al caratteristico corno. La differenza più evidente tra le cinque specie di rinoceronti oggi viventi, consiste nella maggiore dimensione del corno e nell’assenza di zanne nelle due specie africane.
5specie di rinoceronti viventi: 2 africane e 3 asiatiche.
65esemplari rimasti del rinoceronte di Giava.
Il rinoceronte bianco è il più grande, ha la testa allungata e un labbro superiore squadrato adatto a pascolare l’erba.
È la specie meno minacciata con circa 18.000 esemplari allo stato selvatico in 430 popolazioni, di cui il 93% in Sud Africa.
Il rinoceronte nero è provvisto di un labbro superiore prensile, per afferrare i rami e le foglie, è infatti un brucatore.
Ha un’indole più aggressiva del rinoceronte bianco. Oggi si stimano all’incirca 5.600 esemplari.
Il rinoceronte di Sumatra è il più piccolo e l’unico rinoceronte asiatico con due corni.
Si nutre prevalentemente di foglie su piccoli alberi. Ne rimangono appena 80 esemplari.
Il rinoceronte di Giava ha un solo corno, presenta le caratteristiche pieghe sulla pelle come anche quello indiano.
È molto raro e ne sopravvivono solo 65 in natura.
Il rinoceronte indiano si ciba preferibilmente di erbe alte, arbusti e piante acquatiche.
Vive in Nepal e in India settentrionale. Ne sopravvivono circa 3.500 esemplari.
I rinoceronti trascorrono la maggior parte del tempo pascolando l’erba o brucando le foglie di alberi e arbusti. Possono restare immersi nel fango fino a 9 ore al giorno, il fango essiccato infatti, ha la funzione di raffreddare la temperatura corporea e proteggere la superficie della pelle dagli insetti parassiti.
Presente in entrambi i sessi, il corno del rinoceronte è più grande nelle specie africane che, mancando completamente di zanne (presenti invece nelle specie asiatiche), viene utilizzato durante i combattimenti o per difesa dai predatori. Il corno non è un vero osso, ma è costituito da cheratina, la stessa sostanza che compone le nostre unghie e capelli. La crescita del corno è continua per cui negli esemplari più anziani raggiunge dimensioni considerevoli. La pelle dei rinoceronti ha uno spessore di 2 cm, le specie asiatiche, a causa delle pieghe cutanee, sembrano ricoperte dalle placche di un’armatura.
Sebbene tutte le specie di rinoceronte siano minacciate di estinzione, il rinoceronte di Giava e quello di Sumatra, con meno di un centinaio di esemplari ciascuna, sono le due specie maggiormente a rischio di estinzione; tra le due specie africane, quello nero si trova in una situazione più critica.
Le principali minacce sono rappresentate dal bracconaggio per il commercio internazionale del prezioso corno oltre che dalla perdita e frammentazione dell’habitat.
Nel 2020, la pandemia da Covid-19 ha avuto delle ripercussioni importanti in molti Stati africani: la riduzione della sorveglianza e il crollo del turismo hanno portato a un aumento molto significativo del bracconaggio anche nei parchi nazionali più famosi. Il corno di rinoceronte viene utilizzato per produrre souvenir e oggetti ornamentali come ad esempio il manico intagliato del djambiyya, il tradizionale pugnale yemenita; viene anche ridotto in polvere e usato nella medicina tradizionale orientale.