Bordighera (Imperia)
Salone umorismo
Una retrospettiva ripercorre la storia
Di
Marco De Angelis
Dopo ventitré anni il Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera è tornato con una retrospettiva sulla sua lunga e gloriosa storia, iniziata nel lontano 1947 e interrotta nel 1999.
Ideato da Cesare Perfetto (scomparso nel 2005) e da lui abilmente condotto per 52 anni, il Salone è stato il centro catalizzatore di tutto ciò che ruotava attorno al mondo dell’umorismo, in tutte le sue forme: disegnato, scritto o recitato.
Molti altri festival o concorsi sono nati negli ultimi decenni, tanti di breve vita e altri più duraturi, ma Bordighera ha lasciato un ineguagliabile ricordo legato alla sua autorevolezza e al leggendario clima di amicizia e vivacità culturale: un appuntamento imperdibile per i professionisti del sorriso e per gli appassionati, un evento sempre al centro dell’attenzione di tutti i media di quegli anni, ancora distanti dall’era del web e dei social.
A Bordighera sono state protagoniste le migliori firme dell’umorismo mondiale come Peynet, Mordillo, Quino, Jacovitti, Bozzetto, Trojano, Fazlic, Furrer, Seles, Origone, Born, Tublek, e tanti altri, vincitori dell’ambita Palma d’Oro o del Dattero d’Oro del tema fisso. Molti scrittori (tra cui Guareschi, Marchesi, Eco, Tortora, De Crescenzo e tantissimi altri) e i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo hanno vissuto momenti di gloria in questa piacevole cittadina della Riviera dei Fiori.
Ora le figlie di Perfetto, Gigia e Rosella, e Claudio Marchiori (marito della prima), hanno finalmente riannodato i fili di questa manifestazione.
Con un grande lavoro di recupero e archiviazione dei disegni originali e di tutta la documentazione del festival hanno organizzato una retrospettiva, che dal 7 al 28 agosto ha raccontato la storia del Salone, da quegli anni avventurosi dell’immediato dopoguerra fino alla sua ultima edizione.
È stata una grande occasione in cui si sono ritrovati autori che hanno vissuto la Bordighera del passato, come Trojano, Clericetti, Raynaud, De Angelis, Lingua, Aloi, Prevosto, Zucchelli, Lanzarotti, e tanti altri più giovani.
In questa occasione, nella bella ex chiesa Anglicana di Bordighera pannelli con testi e immagini segnavano i momenti memorabili del Salone, tra pregevoli opere di Peynet e disegni vincitori della Palma d’Oro, oltre alle vignette sul tema dell’Automobile, sia tratte dalle due edizioni dedicate a questo argomento nel 1957 e nel ’94, sia arrivate dall’Italia e dall’estero appositamente per la retrospettiva (ben 140 autori di 40 Paesi).
Due pannelli erano inoltre dedicati alla rivista online Buduàr, con le copertine degli 83 numeri usciti finora.
L’iniziativa si è agganciata magicamente alla presentazione del libro “Palme, datteri e risate” (Graphe.it 2022), scritto da Paola Biribanti. L’autrice, giornalista e ricercatrice, ha tessuto la lunga e affascinante storia del Salone, ricostruendo per la prima volta mezzo secolo di eventi, con la raccolta di documenti e testimonianze, interviste ai disegnatori, aneddoti, attraverso la complessa cronologia degli eventi. La presentazione, con introduzione di Paolo Lingua, è avvenuta alla presenza di tanti artisti e di un folto pubblico in un gioioso incontro, con lo spirito delle indimenticabili edizioni del passato.