#313 - 3 settembre 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Attualità

In attesa di una seria presa di responsabilità politica e sociale

Rincari

di Amanzio Possenti

Sarà un autunno duro, sento ripetere, ma non è purtroppo una novità - tutt’altro - questa attesa snervante per le famiglie: spiace doverlo scrivere esponendomi magari alla figura di chi ama ricordare e non tacere notizie del passato recente e remoto.

Ad ogni arrivo di fine estate, da anni è diventato un mantra classico – da parte della informazione, sulla scia di sindacati e partiti - convogliare l’attenzione sull’ ”autunno duro“ o ”autunno caldo”, con previsioni preoccupanti.
Temi, inflazione, aziende in chiusura, licenziamenti, Italia in panne, e via dicendo.

Rincari

Ora che la situazione è fortemente critica a causa della crescita esponenziale dei costi di energia e materie prime, con una guerra (irresponsabilmente avviata) che preme alle porte di casa, ecco l’ultima delle cattive proiezioni lette nei giorni scorsi in pieno e surriscaldato clima elettorale: nei mesi fra settembre e novembre graverà un peso economico ulteriore di 711 euro per ogni famiglia, dati i rincari in essere.

Gli osservatori incalzano: dove finiremo? Per giunta con i problemi che si creerebbero (il condizionale non è un eufemismo...) nel domani dell’esito elettorale: ‘un Paese nel disastro’, denuncia e prevede il centro sinistra ‘se vincesse la destra’, ’no, cambieremo il Paese’, replica la parte contestata. Gli slogan si sprecano, frutti di parte. E i problemi reali?
Dove sta il futuro? Nell’ipotetico ”autunno caldo” o in uno spazio creativo al buon senso e alla fiducia nel fare Politica responsabile ?

Rincari

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