#311 - 16 luglio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Attualità

Il saluto commosso di Papa Francesco

Scalfari, Francesco - l’Ateo e l’Amico

Eugenio Scalfari

di Amanzio Possenti

Mentre papa Francesco sorprende con la nomina di tre donne al dicastero vaticano dei Vescovi - inserendo delicatezza e sensibilità femminili in un territorio di ricerca illuminata dei valori ecclesiali e pastorali e ribadendo il ruolo propositivo, ideativo e interpretativo della donna nella vita cristiana e in una società bisognosa di scelte spirituali sicure – è significativo annotare con quale spirito di affetto cristiano autentico abbia partecipato alla morte di Eugenio Scalfari, che gli fu Amico dopo una prima intervista anni addietro (2013).

Eugenio ScalfariEugenio Scalfari

Si sa quanto Scalfari – storico fondatore di ’Repubblica’, grande e moderno giornalista di sapienti intuizioni politiche quanto di connotazioni fortemente critiche nei confronti di insipienze e incertezze culturali, animatore di mordente sapore laicista – fosse rigorosamente ateo e non avesse mai rinunciato alle sue idee non collimanti con la visione cattolica: di questa, grazie agli incontri con Francesco, aveva cercato di reperire equilibri intellettuali ed umani consoni.

Francesco non solo ha pregato per lui ’per la sua anima’ e perché ’il Signore lo accolga’ ma ha ricordato un’amicizia arricchita da ‘dense conversazioni’ sulle domande ultime dell’uomo, donando alla sua memoria una attenzione amicale significativa e confermando lo stile di un pontefice intensamente collegato con la composita realtà culturale del tempo.

Eugenio Scalfari

Scalfari ha raccontato l’Italia e il mondo con sguardo radicale di uomo immerso fra limiti e grandezze, esponendosi anche ad ‘errori’ ( gravi sul piano dottrinale in attribuzioni al papa) ed operando con fiduciosa attesa verso un mondo più umano e partecipe, con autorevole presenza civile. Francesco lo ha accolto come un fratello sulla scia di una dottrina che è segno irreversibile e gioioso di Amore e di Misericordia sconfinati, nella luce di Cristo, Verità che salva.

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