la povertà cresce e si fa più intensa l’operatività dei luoghi di soccorso
economia
di Amanzio Possenti
In un periodo fosco della economia con l’inflazione che ha rimontato la testa ad alte percentuali - e il nostro -6,9% sembra persino ...confortante rispetto ai livelli elevati di altri Paesi europei- mentre i prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici balzano all’insù e spalancano problematiche sociali di forte rilievo, si parla molto di come affrontare positivamente i guai di casa nostra, complice la post pandemia e la guerra in Ucraina.
Sul tappeto due aspetti correlati, il reddito sempre più basso di alcune categorie di lavoratori e la necessità di aumentare i salari.
I redditi del ceto popolare e medio appaiono inadeguati ai bisogni, dall’esterno pressano situazioni economiche di difficoltà crescente; i salari e stipendi sono tra i più bassi d‘Europa e non si nota volontà di riallineamento, fra il sindacato che si batte per un idoneo incremento e le organizzzazioni imprenditoriali che dichiarano di non trovarsi nelle condizioni di accedere a spazi salariali assai più elevati. E’ un incrocio di problematiche.
La questione della inclusione sociale cammina con quella di come intervenire con strumenti idonei:a fronte di chi sostiene decisamente la funzione del reddito di cittadinanza e dunque non solo lo promuove ma insiste nel considerarlo essenziale come mezzo di aiuto insostituibile davanti alle povertà emergenti, si contrappongono quanti lo pensano sbagliato e comunque deleterio ai fini di un reale re-inserimento nel mondo produttivo(come da ipotesi generatrice ed iniziale della legge attuativa). Se ne discute ma una precisa base orientativa accettabile dalle part i tutte.
Di fatto le problematiche sociali vanno acuendosi e non si intravvedono soluzioni, mentre la povertà cresce e si fa più intensa l’operatività dei luoghi di soccorso, dalla Caritas agli enti locali impegnati nel distribuire e condividere generosità solidale, umanamente consapevole quanto cristianamente efficace verso richieste ricorrenti. Fra l’irrompere e il moltiplicarsi impetuoso delle necessità evidenti e milioni di persone e famiglie che faticano pesantemente e incontrano ostacoli spesso insormontabili nel far quadrare i conti poichè le uscite(tra bollette alle stelle e prezzi che non si fermano) superano di gran lunga le entrate(purtroppo insufficienti), la socialità, intesa anche come impegno a ristabilire l’equilibrio nei rapporti di vita quotidiana - il cosiddetto carovita - diventa un ‘optional’ pericoloso sempre più immerso nella precarietà.