Rivedere la storia dei nostri limiti
Stagione della vita
di Amanzio Possenti
La società contemporanea sta compiendo scelte lontane dai bisogni reali e dal perseguimento del vero bene, attratta e invaghita da disvalori, da sfrenate proposte consumistiche e materialiste e dal potere della forza e del denaro, disvalori posti quali riferimenti-base della quotidianità e opposti alla Verità e al senso.
Ne deriva una ‘società della stanchezza’ (così definita da papa Francesco) nella quale trovano spazio presunzioni, disinformazione, superstizioni, perdita di valori.
Ogni giorno capita di viverne le pesanti conseguenze sul piano personale e comunitario, talchè quasi non ce ne accorgiamo fra sirene del benessere ammazzatutto e tracce di un cammino che ignora - come fastidiosi - i limiti del male, della violenza, degli orrori, della guerra, della miseria morale e sociale.
Il peso di simile pregiudizio - che non troverà l’amore finchè non lo ricercherà nella bellezza del silenzio positivamente operoso e nella poesia della semplicità – si manifesta nelle cronache di crimini aberranti – si vedano le atroci esperienze disumane dei crimini di guerra commessi nella indifferenza di chi li pratica - o di stragi insensate - come quelle negli Usa dove le armi sono maneggiate nella mancanza di rispetto della vita e nella furibonda furia pluriomicida.
Se non si torna a rivedere la storia dei nostri limiti e a farne oggetto di indagine interiore, a riscoprire la bellezza del perdono, a riabbracciare l’ amore misericordioso di Dio, difficilmente si interromperà la ‘società della stanchezza’ sino a recuperare la gioia di una vita attenta ai valori donati ed espressi in solidarietà fraterna.