Un appuntamento importante per il futuro giuridico
Referendum
di Amanzio Possenti
Nonostante manchino pochi giorni al momento referendario di domenica 12 giugno non è che se ne parli molto, per ora il minimo informativo: il più del dibattito si svilupperà nei prossimi giorni, o almeno si spera, per constatare, oltre all’attenzione verso i cinque quesiti sotto esame, quanto i cittadini italiani si sentano coinvolti nell’istituto costituzionale del referendum, fondato sulla democrazia diretta.
In alcune occasioni nel passato c’ erano state ampie affluenze ( su aspetti cruciali, quali divorzio, aborto, scala mobile, nucleare):in altre, l’affluenza era stata bassa vanificando l’intera proposta.
Trattandosi di referendum abrogativo – su temi della giustizia - l’elettore è chiamato ad una risposta secca: Sì o No. Non vi possono essere timori di errori o difficoltà di interpretazione, poiché se il Sì è chiaro, e prevede l’ok alla abolizione della norma o di parte di essa indicata nella scheda di voto, il no è altrettanto netto, contemplando la posizione contraria, il mantenimento. Due tipi di risposta che ognuno fra i partecipanti al seggio esprime secondo la propria sensibilità.
Vige tuttavia una indicazione fondamentale: la validità del referendum si verifica solo nel caso in cui, in ambito nazionale, si sia ottenuta l’affluenza del 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Se non si raggiunge questo categorico quorum, il referendum non ha alcun valore. Ecco perché gli elettori sono sollecitati a presentarsi alle urne. Altre volte i referendum non hanno avuto risultato, proprio per mancanza di adesione alle urne.
Che cosa propongono i quesiti? In supersintesi (qui appena accennati, spazio maggiore nel prossimo numero), la Legge Severino sulla incandidabilità, la custodia cautelare , la separazione delle funzioni nei magistrati,i membri laici e le deliberazioni di Corti e Consigli giudiziari, l’elezione dei componenti togati del Csm. L’elettore indicherà il proprio parere tracciando un tratto di crocetta sul Sì, o, se contrario, sul No.
Tra i partiti, alcuni sono a sostegno, altri in posizione negativa: ovviamente ogni cittadino esercita autonomamente e liberamente la propria scelta. Se è importante recarsi alle urne, segno di maturità democratica, si vedrà dal rapido spoglio delle schede quale e quanta sarà la risposta popolare. Il quorum resta lo spartiacque da superare.