#308 - 4 giugno 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
beni culturali e paesaggistici

In collaborazione con l'Istituto Italiano dei Castelli

Uno sguardo retrospettivo ai luoghi delle Giornate Nazionali

Vivere i Castelli - 3

Dalla Val d'Aosta alla Sardegna

Continuano le nostre brevi ricognizioni dei luoghi distintisi per le attività svolte nelle passate “Giornate dei Castelli.”

In Valle d’Aosta s’impone il Castello Grinzane Cavour , una costruzione dei secoli XIV – XV, attualmente di proprietà pubblica. Un rapido sguardo alla sua storia, ricorda che i Signori de Grinzaneis, gravitanti nell’orbita del comune di Alba, sono attestati localmente dalla metà del sec. XII. Alla loro iniziativa può essere ricondotta la torre centrale, a base quadrata, cui si aggiunsero nei secoli finali del medioevo gli edifici che compongono il complesso tuttora visibile: il “palacium” su quattro livelli, a nord, e la manica dirimpetto, con le due torrette pensili angolari.

Vivere i Castelli - 3

Entrato a far parte dei domini dei marchesi di Monferrato nel 1435, il luogo passò ai Savoia nel 1631. Nel 1815 i Benso di Cavour acquistavano il complesso con le terre dipendenti e il conte Camillo, sindaco del paese dal 1832 al 1849, favorì lo sviluppo dell’attività enologia.

Oggetto di un restauro per il centenario dell’Unità d’Italia che ha tentato di ricomporne l’assetto tardomedievale, il castello ospita dal 1971 l’Enoteca regionale del Barolo ed è oggi una delle componenti del sito Unesco Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

Per alcune delle Giornate dei Castelli, la sezione Piemonte-Valle d’Aosta si è valsa della collaborazione del
Fondo Storico “Alberto Fiore” e dell’ “Associazione Culturale Antonella Salvatico - Centro Internazionale di Ricerca sui Beni Culturali.

Nel Veneto, altre iniziative hanno impegnato Forte Monte Tesoro una costruzione abbastanza recente nel territorio del Comune di Sant’Anna in provincia di Verona.
Il Forte Monte Tesoro fu costruito dal genio militare italiano tra il 1905 e il 1911. Esso costituisce il modello di forte corazzato, con murature in pietra e calcestruzzo e cannoni girevoli a 360 gradi posti in cupole d’acciaio, che fu poi realizzato in tutto nell’arco alpino.
Rimasto area militare fino agli anni ’80 è stato nel 2014 ceduto, grazie al federalismo culturale, dal Demanio dello Stato al Comune di Sant’Anna d’Alfaedo in base ad un programma di valorizzazione approvato dal Ministero dei Beni culturali.
Su un’area boschiva di 154.640 mq. sono presenti il forte, le caserme ed altri edifici di servizio costituendo un insieme di grande valore sotto il profilo storico, architettonico e paesaggistico. Molto apprezzate le iniziative culturali messe in atto negli anni, e le visite guidate al castello. Dalla sommità del forte si può ammirare a 360° un paesaggio che spazia dalla Pianura Padana al Lago di Garda, dal Monte Baldo ai Monti Lessini con sullo sfondo l’arco alpino.
I lavori di recupero del forte si sono conclusi alla fine del 2017.

Vivere i Castelli - 3

In Emilia Romagna - provincia di Modena - ricordiamo con piacere Rocca di Vignola XII – XVI secolo oggi proprietà della Fondazione della Cassa di Risparmio di Vignola; e Borgo e Castello di Savignano sul Panaro X – XVI secolo, di proprietà della Diocesi di Modena e Nonantola. Iniziative artistiche e culturali in collaborazione con enti locali distinguono di anno in anno le attività dei due castelli.

Brevi cenni storici per ricordare che la Rocca di Vignola è una delle fortificazioni meglio conservate ed interessanti d'Italia. Poderosa mole quadrilatera su cinque piani, con tre torri è coronata da sporti per la difesa piombante.
Un documento prova l'esistenza della Rocca a partire dall'anno 1178. Fino al XV secolo la funzione della costruzione era esclusivamente militare. Nel 1401 il nobile ferrarese Uguccione dei Contrari ricevette in dono dagli Estensi il feudo di Vignola, trasformando la rocca in sontuosa dimora.

Vivere i Castelli - 3

Grazie ad attente ricerche storiche è stato possibile risalire al significato degli affreschi in gran parte databili al XV secolo che decorano alcune sale. Nella Cappella della Rocca si può ammirare il prezioso ciclo di affreschi tardogotici commissionato da Uguccione Contrari, anch'esso recentemente restaurato.

Per quanto concerne Borgo e Castello di Savignano sul Panaro,l'attuale struttura è la risultante di trasformazioni intervenute nei secoli dal X al XVI. L'antico nucleo abitativo, posto sulla sommità del colle, fu cinto di mura merlate e vigilato da ben cinque torri per far fronte alla minaccia dell'invasione degli Ungari.
Storicamente nel 1022 la Corte di Savignano e il Castello and andarono in enfiteusi al Marchese Bonifacio di Toscana e quindi alla figlia Matilde. Nel 1143 passò sotto il comune di Bologna, successivamente finì sotto il diretto dominio del comune di Modena per quasi un secolo, finché nel 1299 tornò ai bolognesi. Dal 1360 la rocca era degli Estensi, e nel 1408 Niccolò III d’Este ne fece dono a Uguccione de Contrari. Passò nel 1577 ai Boncompagni, fino al 1796, anno in cui entrò a far parte del Regno Italico di Napoleone Bonaparte.

Vivere i Castelli - 3

Equalmente impegnative sono state le iniziative dei castelli dell’Italia Centrale e Meridionale.
Siamo in Abruzzo e basti ricordare l’alveo del fucino e il circuito conoscitivo di castelli e siti ivi presenti: Scurcola Marsicana, castello PiccolominiOrsini, oggi proprietà pubblica; sec. Xv.
Massa d’Albe, (Alba Fucens), castello Orsini xv, proprietà pubblica; e torre d’avvistamento, oggi abside di S Nicola, proprietà curiale; e
Chiesa di S. Pietro, sec. XII. Restauro De Logu; anni cinquanta. Curiale.

Luco dei Marsi, torre lacuale, sec. XI, divenuta nel tempo campanile della parrocchiale; proprietà curiale
Trasacco, torre d’avvistamento lacuale, sec. XIV, proprietà pubblica. Trasacco, chiesa madre di S. Cesidio, secolo X, proprietà curiale. Ortucchio, castello lacuale Piccolomini , proprietà pubblica; restauro Bulian, sec. XV.
Venere di Pescina. Torre d’avvistamento lacuale , sec. XVI. Proprietà pubblica.
Pescina, castello lacuale e torre d’avvistamento legate , nel sito, a casa Mazzarino; proprietà pubblica, sec. XIII. Qualcosa on più sui luoghi. L’antica Scurcola, quella dell’incastellamento, sorgeva sul monte s. Nicola a metri 1078 dominante l’attuale insediamento.
La rocca aveva, quale sua funzione primaria, la difesa di un ampio ambito territoriale. In molti ritengono che l’edificio sia stato progettato da Francesco di Giorgio Martini per i Piccolomini . A giudizio di Dino Palloni , grande esperto della materia, l’apparato ossidionale del quale fa parte l’utilizzo di casematte del tipo “alla francese” è da ritenere di grande importanza anche sotto l’aspetto tipologico. Non va dimenticato il notevole ruolo che ha avuto la sezione dell’Assoxciazione dei Castelli nell’agevolare l’acquisto del castello che passò negli anni 90 da una illuminata famiglia locale al Comune di Scurcola.
Alba Fucens - s. Pietro. Prestigioso monumento coniugato ad una torre d’avvistamento posta sul fronte principale. Il tutto, caduto a seguito del sisma 1915, è rimasto a terra fino alla illuminata gestione dell’infaticabile Sovrintendente, Prof. Raffaello de Logu. Si è trattato di un restauro d’avanguardia sia sotto l’aspetto delle scelte tecniche, che nei particolari decorativi. Negli anni 80 si ebbe un devastante furto ai danni degli elementi costituivi la parte apicale dell’iconostasi. Da osservare le mura megalitiche italiche, la città romana, il castello Orsini e la torre di avvistamento di S. Nicola inglobata, nel tempo, dalla omonima chiesa divenendone abside.
Trasacco - torre lacuale d’avvistamento. L’aspetto tipologico risulta di particolare interesse essendo l’edificio a pianta quadrata nella parte basamentale e circolare nella parte apicale. Particolarmente cospicua è la dimensione verticale, tanto da divenire protagonista assoluta sia rispetto al borgo che all’intorno ambientale.
Ortucchio - Castello lacuale Piccolomini, sec. XV; proprietà pubblica. L’accesso era assicurato solo via acqua e da un angusto istmo . Come afferma il Prof. Carlo Perogalli, questo castello rappresenta una assoluta rarità nel panorama tipologico d’Italia, venne restaurato negli anni 90 dall’Arch. Bulian.
Oggi è possibile coniugare la presenza del manufatto sia rispetto al borgo che al lago, prosciugato notoriamente dai Torlonia.

Vivere i Castelli - 3

In Basilicata c’è attivo il Castello di San Mauro Forte XI-XII sec.- Proprietà: Pubblica. Sorse come centro feudale verso l’XI secolo, intorno ad un cenobio benedettino, e venne fortificato dai normanni attorno al 1100 che vi eressero un castello. Furono costruite anche alte mura e porte, dando al paese il caratteristico aspetto di cittadella medievale.
Il feudo di San Mauro Forte fu di proprietà della Contea di Montescaglioso nel XIII secolo, e durante l'età angioina fu sicuramente oggetto di ulteriori opere strutturali per fini di difesa del centro. Appartenne ai Del Balzo, agli Orsini, ai Sanseverino, ai Carafa, ai Colonna. Nel 1750, i nobili Lauria, Arcieri, Acquaviva e Arcieri, acquistarono il feudo al fine di sottrarre la città e le loro famiglie al giogo e al potere feudale.
Dell'antico castello normanno-svevo rimane oggi solo una torre cilindrica a tre piani formati da un unico ambiente. La base della struttura è circondata da un bastione poligonale, aggiunto solo successivamente. Probabilmente, la prima fase della torre è attribuibile all’epoca primo-angioina. Si riconoscono elementi tipici dell’architettura militare medievale, rintracciabili, ad esempio, nelle feritoie per balestre o cannoniere, distribuite lungo tutta la torre, dal camminamento del bastione fino all’ultimo piano, e nei beccatelli di coronamento della struttura. La torre era protetta a ovest da un fossato di difesa, mentre a est da una rupe.

Vivere i Castelli - 3

Infine la Sardegna_ Castello di San Michele dove opera intensamente il Centro d’Arte e Cultura. La sua costruzione risale al Giudicale o primo bizantino, X – XI secolo (primo impianto) XIII – XVIII. L’odierna proprietà è della Regione Autonoma della Sardegna, in uso al Comune di Cagliari.
Il castello è uno dei monumenti più affascinanti della città: situato in cima al colle omonimo, sorge nel sito dove in epoca bizantina fu costruita la chiesa di San Michele. L’edificio ha forma quadrangolare con tre torri angolari raccordate da cortine murarie. È circondato da un fossato scavato nella roccia. Nel lato orientale si ergono due possenti torri quadrate con scarpe a bugnato e sottili feritoie a difesa della porta di ingresso che era munita di saracinesca.
Il primo impianto, risalente al periodo giudicale, fu completato sotto la dominazione pisana. Da residenza nobiliare a stazione radio militare, arricchito e circondato da un grande parco, è oggi un centro d’arte polivalente, sede di alcune delle manifestazioni artistiche più importanti degli ultimi anni.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.