#307 - 21 maggio 2022
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Guerra e ricerca della pace

Non e' un videogame

di Amanzio Possenti

Le informazioni sulla guerra in Ucraina riempiono 24 ore su 24 le cronache di giornali, social, radio e Tv, un rincorrersi di notizie in tempo reale come mai era accaduto in nessuna delle molte (troppe) guerre precedenti.
Non c’è missile o bombardamento che sfugga alla nostra conoscenza, accompagnata da puntuali immagini.

Non e' un videogame

Una congerie comunicativa che per taluni sembra essersi trasformata in un ininterrotto videogame, una sequenza di ripugnanti violenze e di sterminate distruzioni seguite talvolta non con la logica di chi desidera sapere bensì con la frenesia di vivere (incautamente) un film senza fine.

Non e' un videogame

Dove finisce il fondamentale diritto alla informazione e inizia il corrispettivo dovere morale alla partecipazione di un dolore universale vissuto con umana ( e cristiana) sensibilità, oltre il ritmo incandescente degli orrori? Si ha l’impressione che alcuni seguano l’impianto narrativo come fosse un’ irreale figurazione nella quale immergersi senza criterio critico, con banale abbandono: da videogame appunto. Eppure le atrocità e le morti sono dati e circostanze reali, terribili, suscitatrici di emozioni che irrompono, pesantissime, nel cuore e nella mente di ciascuno.

Non e' un videogame

Sono immagini che devastano, colpiscono e interrogano sulla limiti della fraternità e sui valori della vita distrutta senza compassione: non possono diventare dei vuoti umani, assenti, fuorvianti, neppure per assuefazione, abitudine quest’ultima negativa che conduce ad accettare come ’normale’ ciò che è anormale, inaccettabile.
Qualora simili comportamenti di anomalo coinvolgimento fossero soltanto di alcune persone - e si spera poche - questo non esime dall’importanza di ripristinare attenzione responsabile e forte sugli eventi tremendi che le immagini propongono.
Siamo davanti a crimini umanamente insopportabili e che richiedono una rivolta morale severa, affinchè i cumuli di orrori sfidino le coscienze dei responsabili e provochino preghiera di pace e di amore fra quanti li sentono come pesi intollerabili, intrisi di ferocia e di inciviltà.

Non e' un videogame

Papa Francesco rinnova ogni giorno l’appello al cessate il fuoco, consapevole che la guerra è portatrice insensata di lutti e di ingiustizie e che solo la pace, frutto primario dell’amore di Dio e manifestazione di convivenza, assicura all’umanità - non solo ai contendenti in guerra - il cammino della serenità e della prosperità comune.

Non e' un videogame

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