#306 - 7 maggio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
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Informazione e guerra

di Amanzio Possenti

Informazione e guerra

Gli orrori si moltiplicano nella guerra in Ucraina come le autoassoluzioni da parte dell’esercito russo invasore (che addirittura premia per eroismo i soldati del battaglione accusati dell’eccidio di Bucha). Mentre le abominevoli orchestrazioni di rifiuto di evidenti e terribili colpe avvengono nel segno della impunità, anzi del rimando delle responsabilità, c’è da registrare come la menzogna sia eretta a criterio disumano, soprattutto di fronte alle fotografie, ai filmati e alla visione delle immagini satellitari che attestano le aberrazioni omicide.

E’ una guerra così atroce e feroce, asimmetrica, cruenta e letale (soprattutto per le popolazioni civili) da manifestarsi come mai era accaduto nelle precedenti ,quando pure erano presenti i corrispondenti giornalistici sul campo, ma in numero ridotto e di fatto impossibilitati a segnalare ogni aspetto della contrapposizione armata. Oggi gli orrori, ove commessi, non possono essere nascosti in nessun modo né attribuiti al nemico, essendo costante, implacabile, minuto per minuto, l’osservatorio terzo della stampa, di radio e Tv e di tutti i nuovissimi mezzi di comunicazione.

Informazione e guerra

L’informazione è attiva con 2.800 inviati di decine di testate dei Paesi più diversi e dagli orientamenti opposti, la qualcosa crea la democrazia della notizia sottoposta ad un controllo ben maggiore e severo rispetto ai comunicati ufficiali delle forze in contrasto. Dalla presenza della stampa libera è possibile ricavare un’informazione, controllata nella autenticità della presa di conoscenza, che comunica circostanze ed episodi non più trasmessi secondo valutazioni false o a senso unico. Le stragi della inciviltà trovano così una propria e sicura identificazione. Grazie alla informazione sul campo.

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