#119 - 9 febbraio 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Editoriale

Valutazioni

di Dante Fasciolo

Lo chiamano il Palazzo della Pace a L’Aia,
è la sede del Tribunale Onu, che dopo 20 anni ha decretato
di non esserci stato genocidio nel conflitto tra Serbia e Croazia.
Decine di migliaia di morti; fosse comuni;
città totalmente distrutte; brutali esecuzioni;
propagandate esaltanti nefandezze reciproche
tra avverse componenti religiose…

Qualcuno di voi ha dei dubbi? Sciocchezze!
Il Tribunale dell’Aia ha solo certezze:
siano i singoli comandati a pagare e non gli Stati,
che a loro avviso non avevano intenzioni di esercitare
pulizia etnica e genocidi.
Semplicemente ridicolo!

Si possono comprendere attenzioni
al necessario futuro di pace,
ad una possibile concordia,
ma le ferite del conflitto bruciano ancora sulla pelle
di uomini e donne, madri e figli, fratelli e sorelle
separati per sempre dall’odio e dal fuoco.
Il lutto e il dolore non possono essere mortificati
sull’altare di una adesione all’Europa,
perché c’è sicuramente anche questa valutazione:
Croazia dentro…Serbia in arrivo.
Il lutto e il dolore non possono essere mortificati
dall’abnegazione al principio primo
della Corte dell’Aia che è quello
della riconciliazione nella giustizia,
principio che supera tutti i calcoli
sui quali si fa leva per giustificare o meno
le azioni degli uomini e degli stati in conflitto,
poichè l’unico calcolo giusto è quello che si misura
sulla sofferenza e il perdono del popolo martoriato.

Di questo, la Corte di Giustizia sembra non aver avuto conto,
e in questo senso, e con amarezza e paradosso,
ci aspettiamo che il Tribunale riabiliti quanto prima
Adolf Hitler e plauda alla setta islamica Boko Haram in africa.
Per i massacri dell’Isis c’è tempo ancora 20 anni.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.