L'impegno dell'Associazione dei 100 pittori di Via Margutta a Roma
Arte strumento di pace
Di Luigi Salvadori °
L’arte è nata praticamente insieme all’uomo.
Fin dalle origini l’uomo ha sempre sentito il bisogno di comunicare le proprie emozioni, opinioni, sentimenti.
La sua funzione non consiste nell’imporre agli altri pensieri e idee nei vari campi sociale, morale, culturale, etico o religioso, ma di trasmetterle attraverso il linguaggio dei segni e dei colori, nel rispetto dell’altro, come contributo alla convivenza, alla pace, alla evoluzione della coscienza umana, alla spiritualità, all’accoglienza dell’altro.
Grazie all’arte noi sappiamo che l’uomo è sempre stato accompagnato da una irresistibile attrazione per la bellezza, da un radicato bisogno di comunicare e da un profondo sentimento del sacro.
L’arte, nelle sue diverse manifestazioni, può rappresentare un metodo di conoscenza profondo dell’altro e una rete di connessione tra le persone e le cose del mondo; può contribuire alla formazione di una mente universalistica che superi le diversità, il colore della pelle, e a promuovere la consapevolezza della comune natura di tutti gli uomini e la fondamentale solidarietà tra uomo e mondo creato.
Nella nostra Associazione Cento Pittori via Margutta ci sono oltre cento artisti, di diverse nazionalità e religione, di diverse età e sesso, giovani ed anziani, di ogni tipo di cultura, ognuno con la propria idea politica, anche di estrema posizione; eppure l’Arte ci accomuna tutti, ci fa sentire un’unica grande famiglia, come fratelli e sorelle, con un unico obiettivo: la ricerca interiore della risposta alla domanda fondamentale che l’uomo si pone da sempre: chi sono, dove vado, cosa faccio?
E’ la domanda sul destino umano, sul confine vita-morte, sul senso della sofferenza, il dolore e la felicità, l’estasi e il tormento, il sublime e la bellezza, la disperazione, l’amore incondizionato, la grazia…
È la domanda esistenziale che accomuna tutti gli uomini e li rende fratelli. Questa introspezione ci fa sentire uniti nel meraviglioso viaggio della vita, che è unico e irripetibile.
E’ questa necessità interiore innata in noi che contribuisce a superare i conflitti, le separazioni, le contrapposizioni; coltiva la disposizione all’empatia, a far sentire l’altro uguale a me, come partecipe della mia vita, del mio sentire, del mio patire.
E compito dell’Arte è trasmettere questa stessa domanda a tutti gli uomini che amano l’Arte, mettendoli nella medesima disposizione interiore di ricercare una risposta al mistero della vita.
Per questo l’Arte, come la spiritualità, contribuisce a costruire una cultura di pace, ad educare ad affrontare i conflitti in un atteggiamento di pace, accogliere e contenere le molteplicità e le differenze, i contrasti e le contese, e per ultimo e come estrema conseguenza la guerra, matrice di tutti i mali, distruttrice del Creato tutto e delle opere dell’uomo.
Per questo abbiamo ritenuto di dare un significato alla 117° edizione della mostra dei Cento Pittori via Margutta in questi tempi difficili in cui è messa a repentaglio la pace nel mondo. I giornalisti parlano con la penna, i pittori parleranno con il pennello sul tema:
“Omaggio a Paolo Salvati, un amore per la natura, un grido contro la guerra"
Paolo Salvati è stato un nostro Pittore con un forte elemento simbolico che ha rappresentato la natura con il suo intimo espressionismo poetico, dove il colore è sinonimo di amore per la natura, e l’amore per la natura e la poesia sono un segno di pace, un grido contro la guerra.
I pittori urlano con il pennello la necessità del dialogo e il No alla sopraffazione.
Via Margutta è nata come Dialogo Artistico. L’Arte esce dagli studi e si mostra sulla strada e crea un rapporto con la gente, parla con il mondo; il dialogo è la potenza dell’Arte.
L’Arte abbatte i muri e le divisioni, crea i ponti della pace.
Questo è il nostro urlo potente:
Quando parlano le arti, tacciono le armi.
- (°) - Presidente dell’Associazione Cento Pittori via Margutta