#118 - 2 febbraio 2015
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Arte

Dopo New York, Medellin, Lisbona e Panama

Palazzo dei Normanni - Palermo

La "Via Crucis" di Botero

In Italia i 27 dipinti a olio del pittore colombiano

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Ad entrare nello spirito di quaresima per il 2015 ci aiuterà Botero che approda con in Sicilia per il suo primo ed esclusivo debutto in Italia con la sua “Via Crucis”, a Palermo dal 21 marzo al 21 giugno 2015. Un’eccezionale occasione per la città che grazie all’Assemblea regionale siciliana e alla Fondazione Federico II in collaborazione con il Museo colombiano di Antioquia ha organizzato la rassegna presso le sale del Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni . Ventisette dipinti a olio e 34 disegni con i quali l’artista, rimanendo fedele allo stile che contraddistingue le sue opere, si spinge oltre la sua irreligiosità per immedesimarsi nell’uomo più straordinario che la storia abbia mai conosciuto.

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Il pittore e scultore colombiano - ci ricorda Moira Schena - noto per il suo dipingere freddamente personaggi corposi dai quali si dichiara emotivamente distaccato e che non tradiscono emozioni, con gli occhi sempre inespressivamente spalancati e lo sguardo proiettato nel vuoto, sfida sé stesso per esporre passione e morte di Gesù. Così si esprime Botero: “Non sono religioso, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica.
A quei tempi, i pittori mescolavano la realtà quotidiana con la Storia.
Mi sono preso la stessa libertà di mescolare certe realtà latinoamericane col tema biblico. Ho fatto queste opere perché è un momento fondamentale della vita di Gesù e perché è un argomento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementi satirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”.

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Beatriz Manz, docente di Geografia e Studi Etnici a Berkeley dichiara smarrita la consuetudine del XVI secolo di narrare questo tema religioso. Nel rispetto della tradizione, l’artista colombiano non ha rinunciato a ritrarsi all’interno della scena biblica come ne “Il bacio di Giuda”, affermando:“Masaccio accanto a Gesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelo nel Giudizio Universale alla Cappella Sistina e via dicendo. Ho indossato il miglior vestito della festa per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente”.

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