#299 - 15 gennaio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Una iniziativa del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra

Una lettura dei dati dell'Ispra

Consumo del suolo

Rendiamo pubblici i costi derivanti da consumo di suolo

Il suolo: se lo tuteli sarai più ricco, se lo consumi sarai più povero.
Al via una nuova campagna del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, che invita tutte e tutti le/i cittadine/i a richiedere a qualche consigliere del proprio Comune di presentare una specifica Mozione per un “Corretto calcolo in bilancio dei costi derivanti da consumo di suolo”.

Consumo del suolo

Quanto costa a una comunità rinunciare a un ettaro – o anche solo a un metro quadrato – di suolo libero, impermeabilizzandolo?
E’ una domanda che i ricercatori dell’ISPRA si sono ripetutamente posti, giungendo a calcolarlo e renderlo noto nell’annuale Rapporto sul consumo di suolo.
Non soltanto il costo in termini ecosistemici causato dalla perdita di suolo libero (che già dovrebbe essere più che sufficiente per indurre politiche di arresto del consumo di suolo e di sostegno al riuso/recupero del patrimonio edilizio inutilizzato esistente, attraverso una norma nazionale da anni evocata eppure mai seriamente discussa), ma anche il costo medio subito sotto il profilo economico: 100.000,00 euro/anno per ciascun ettaro di suolo impermeabilizzato, ovvero una media di 10 euro/anno per ogni metro quadrato.
Una cifra importante, un costo rilevante che se venisse calcolato nei bilanci di ogni Comune italiano renderebbe palese il danno – anche economico/finanziario – patito dalle nostre comunità.

Consumo del suolo

ISPRA stima un costo annuale medio per la perdita dei servizi ecosistemici compreso tra:
• 66.000 e 81.000€ a ettaro, per il flusso di servizio che il suolo non sarà più in grado di assicurare;
• tra 23.000 e 28.000€ a ettaro, per lo stock di risorsa perduta.
• Complessivamente, quindi, tra 89.000 e 109.000€ l’anno per ciascun ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato.

Ricordiamo che i principali servizi ecosistemici che il suolo naturale garantisce riguardano: stoccaggio e sequestro di carbonio, qualità degli habitat, produzione agricola, produzione di legname, impollinazione, regolazione del microclima, rimozione di particolato e ozono, protezione dall’erosione, regolazione del regime idrologico, disponibilità di acqua, purificazione dell’acqua.

Consumo del suolo

Per concretezza, ecco in particolare tre validi motivi (scientifici) per giustificare un’attenzione così rigorosa e severa nella salvaguardia del suolo:
– Ogni ettaro di terreno fertile assorbe circa 90 tonnellate di carbonio: se cementificassimo quel terreno, la CO2 si libererebbe nell’atmosfera …e non tornerebbe più sottoterra, accelerando ulteriormente l’inquinamento delle nostre città!
– Ogni ettaro di terreno fertile è in grado di drenare 3.750.000 litri d’acqua: in questo particolare momento, a fronte di precipitazioni atmosferiche di portata e frequenza sempre maggiori e di lunghi periodi sempre più siccitosi, il nostro suolo, oltre a drenare l’acqua piovana (contribuendo a contenere gli effetti di possibili inondazioni e alluvioni), ne conserva quanto basta per alimentare ciò che in esso vive e si sviluppa.
– Ogni ettaro di terreno fertile, coltivato, può sfamare 6 persone per un anno: stiamo parlando, in piccolo, di “sovranità alimentare”, cioè della possibilità di provvedere autonomamente all’alimentazione della propria famiglia, limitando quindi la nostra dipendenza dal sistema e, inoltre, controllando direttamente in buona misura la salubrità del cibo che assumiamo.

Consumo del suolo

Tre dati più che sufficienti per affermare che il suolo è uno dei principali fornitori di servizi ecosistemici sul quale possiamo contare, per di più a costo zero! Quindi, cari Amministratori pubblici, facciamo finta che non ci abbiate mai pensato seriamente, ma dato che il suolo è così prezioso e utile, sarebbe non solo criminale ma anche antieconomico impermeabilizzarlo. E anziché continuare a ricercare risorse finanziarie per nuovi investimenti, vi suggeriamo di considerare come massima fonte la limitazione dei danni futuri all’ambiente …e al bilancio comunale, imparando a trattare con la massima cura e a salvaguardare il più fantastico fornitore di servizi…a costo zero, che esista al mondo!

Consumo del suolo

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