#295 - 13 novembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Necessità di un nuovo modo di fare politica e cultura

Gli errori dell'occidente

L'Afghanistan è una preziosa lezione

di Giancarlo Salvoldi

Gli errori dell'occidente

L’umiliante, disastrosa fuga dall’Afghanistan può aiutare l’Occidente ad aprire gli occhi e la mente sui suoi errori, anche i più profondi.
La popolazione afghana è ricaduta nell’oscurantismo e le donne subiscono le violenze più gravi, mentre incombe anche l’Isis/Daesh.
L’informazione si limita a parlare delle sconfitte, pesanti, a livello militare, politico e umanitario.
Parla anche del livello culturale ma restringendo il campo solo ai dati della scolarizzazione e della conquista di alcuni diritti.
Molti giornalisti si perdono nella cronaca, negli aneddoti, nella ricerca di scoop, ma restano in superficie senza indagare in profondità.
Erano maestri quando si trattava di fare controinformazione dall’opposizione, mentre oggi sono schierati con la globalizzazione non intelligente e non possono criticare questa Europa imbelle e neppure gli Usa di Biden, e arrivano a parlare dei “talebuoni”.

Gli errori dell'occidente

La cultura “politicamente corretta”, più giacobina che illuminista, piuttosto di prendere atto che sul mondo islamico ha tenuto posizioni utopiche e sbagliate, preferisce accecarsi da sola, e continua a rifiutare di dare il dovuto peso e ruolo alla variabile religiosa che è centrale nelle culture di gran parte dei popoli del pianeta.
Ancora una volta quegli intellettuali si sono illusi che bastasse abbondanza di danaro per dare benessere ai popoli e risolvere ogni problema, e la stessa illusione l’hanno coltivata sulla scolarizzazione che è condizione necessaria ma non sufficiente, e alla fine si sono perfino rassegnati all’intervento della Nato con l’avallo dell’Onu, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Gli errori dell'occidente

Le vicende dell’Afghanistan così come gestite dalla comunità internazionale ci confermano la bontà della teoria che ci ha spiegato Marco Guzzi, secondo cui è dalle teologie che discendono le sociologie dalle quali poi discendono le antropologie: cioè l’idea che si ha di Dio è decisiva nel creare un certo tipo di società e quindi un certo tipo di essere umano.
Ma fino a quando l’Occidente ateo e materialista penserà che basta ignorare le teologie, e con esse le fedi e le religioni, perchè esse scompaiano, continuerà a veder arrivare i Talebani al potere come nel 1998 e come oggi nel 2021.

Gli errori dell'occidente

All’interno delle società occidentali, a causa della scissione tra fede e ragione, gli atei non riescono a dare senso alla vita mentre i cristiani non riescono a dare vitalità gioiosa alla loro fede.
Ne consegue al nostro interno una certa dose di distruttività che si estende anche a livello del mondo globalizzato dove stiamo sperimentando impotenze e sofferenze causate da una razionalità politica senza fede che si contrappone a culture religiose che non apprezzano razionalità e libero arbitrio.
A me sembra chiaro che si debbano evitare i due errori opposti o di sbandierare simboli religiosi o di eliminarli dalla società e dalla cultura: serve invece viverli pacatamente nel rispetto delle reciproche libertà.

Gli errori dell'occidente

In Afghanistan e nel resto del mondo la comunità internazionale ha cercato di portare il modello di democrazia occidentale e la liberazione della donna ma non c’è riuscito. L’errore non è stato l’uso delle forze armate deciso dall’Onu, ma l’illusione e la conseguente arroganza di voler cambiare una cultura usando i mezzi di una ragione arida e sterile perchè senza fede e che di conseguenza è priva di orizzonti infiniti.
Siamo di fronte a visioni molto diverse della salvezza dell’umanità, di come e dove si possa realizzare.
Ci sono quella di origine marxista ancora persistente nel pensiero di molti, quella neoliberista e quella cristiana.
L’obiezione che viene rivolta ai cristiani che puntano sulla conversione del cuore della persona per trasformare il mondo, è quella dei tempi troppo lunghi per arrivare alla salvezza, ed è vero che i tempi sono lunghi.
Ma le scorciatoie della rivoluzione francese e di quella sovietica e di quella maoista hanno portato le rivoluzioni a schiantarsi nel disastro.
Lo stesso è accaduto in Afghanistan dove la democrazia è percepita come colonizzazione occidentale e i diritti sociali e civili come un danno per il popolo e per le donne: e in questo gli eccessi occidentali del “gender” sono carburante copioso e potente per l’oscurantismo talebano.

Gli errori dell'occidente

Se queste riflessioni hanno qualche valore, si può concludere che la politica occidentale deve cominciare a dare il valore dovuto alla variabile religiosa: e se non lo fa perchè ci crede lo deve fare perchè l’Occidente possa costruire relazioni internazionali di pace.
Infine, per quanto riguarda la salvezza dell’umanità, io credo che essa stia nella doppia dimensione terrena e ultraterrena, e cioè essa deve maturare qui sulla terra per arrivare a piena realizzazione nei Cieli.
Molti degli umani oggi vedono la salvezza o solo qui sulla terra o solo nell’alto dei Cieli, ma essa non sta o solo qui o solo là.
La salvezza è qui se io faccio un atto di fede che essa troverà compimento pieno nei cieli, ed è nei Cieli se io comincio a costruirla qui.
Questo atto di fede inonda di dignità e di forza e serve per “darsi pace”.

Gli errori dell'occidente

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