#295 - 13 novembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Luoghi Emozione

Autunno

di Amanzio Possenti

L’autunno avanza imperioso e impietoso lasciando strascichi evidenti: laddove, sugli alberi o nei cespugli, era gioia di colori freschi e affascinanti nella pienezza della policromia, ora si nota il dominio incontrastato del giallo, segnale di una ex-fioritura che sta spegnendo i suoi brividi cromatici nell’estremo saluto della natura che ripiega.

Succede così quando arriva novembre, considerato il mese più buio e mesto, non solo nel calendario, soprattutto nel clima e nel grigiore delle brevi giornate di luce. Tutto sta cambiando, complice l’ora solare appena tornata sovrana che, ironia della sorte naturale, ci toglie le gioiose ore di sole per sostituirle con rari lampi di calore, pioggia a dirotto e cumuli di freddo balcanico.

AutunnoAutunno

È anche il momento delle nebbie, le prime e le più pesanti da sopportare: intabarrati nei cappotti e magari con l’aggiunta della sciarpa a salvaguardia della salute della gola troppo esposta, ci muoviamo con un po’ di incertezza tra vie annebbiate dove la realtà crepuscolare sembra inghiottirci.
Tant’è, la nebbia – in sé un misto fra poesia e ansia – sembra non esserci amica né ci mette di buon umore, ma, mentre ci interroga nell’intimo più di ogni altro evento meteorologico, ci dona speranza nella Luce prossima, fra prospettive nebulose ma anche attesa di chiarore.

Così accade lungo le vie della città, come in viale del Partigiano della mia Treviglio, effigiata con bravura e sensibilità di ricerca fotografica da Enrico Appiani e che appare arricchita da foglie ingiallite – e scivolose, a tappeto, sui marciapiedi – in una proustiana poesia. Se i colori cedono il passo ad una cromia unica e morente, la natura non ci lascia soli indirizzandoci a passi svelti verso tonalità a-coloristiche, ci ripropone un’antica domanda: assomigliamo o no a quelle piante dalle foglie ingiallite? Anche per noi arriva il momento della canizie, ma dentro arde la fiamma di un’anima che non muore.

Sì, è autunno per alberi e natura, ma per noi è un ulteriore dono di vita, una stagione-itinerario della nostra condivisione d’amore tra fratelli. Al di là delle nebbie.

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