#295 - 13 novembre 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cinema

Dalla serie di articoli dedicati a personaggi del Cinema e del teatro

Una iniziativa di "Diari di Cineclub"

Marcella Mariani

I dimenticati #6. Marcella Mariani [Diari di Cineclub n°25, II 2015, p. 15]

di

Virgilio Zanolla

La storia registra curiose evenienze: per esempio, se nel febbraio del ’54 Sophia Loren avesse accettato l’invito di rappresentare l’Italia a una kermesse sul cinema organizzata a Bruxelles, forse sei anni dopo non avrebbe vinto l’Oscar e oggi non si troverebbe ancora lietamente tra noi. Ma essa non volle o non poté prendervi parte: e il suo posto passò a una bellissima ragazza diciannovenne alta 1,70, dai capelli castani con sfumature ambrate e dagli intensi occhi azzurri, che allora muoveva con successo i primi passi davanti alla macchina da presa: si chiamava Marcella Mariani, era nata a Roma l’8 febbraio del 1936 e fino a tre anni prima il cinema lo conosceva solo perché lavorava come cassiera in una sala cinematografica dell’Urbe.

Marcella MarianiMarcella Mariani

Iscritta quasi controvoglia ad alcuni concorsi di bellezza, conquistò uno dietro l’altro i titoli di Miss Cinema Roma, Miss Roma e Miss Lazio, finché appena diciassettenne, nel settembre ’53 a Cortina d’Ampezzo, sbaragliò le altre trentatré agguerrite concorrenti imponendosi come nuova Miss Italia, e a porle la corona sul capo fu Alberto Sordi. Il cinema le spalancò le porte: quell’anno ella debuttò interpretando se stessa in uno dei quattro episodi del film Siamo donne di Alfredo Guarini, apparendo quindi in uno dei cinque di Se vincessi cento milioni di Carlo Campogalliani e Carlo Moscolini e in uno dei sei di Villa Borghese di De Sica; seria, un po’ timida e con la testa sul collo, decise di studiare recitazione e si iscrisse al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Marcella Mariani

Gli impegni successivi misero in luce la sua autentica bravura d’attrice: nel ’54, dopo i ruoli di Marina ne Il cantante misterioso di Marino Girolami e di Margherita in Donne e soldati di Luigi Malerba e Antonio Marchi, Visconti le offrì la prima vera occasione in Senso: interpretò Clara, l’avvenente popolana veronese amante dell’ufficiale austriaco Franz Mahler (Farley Granger), che con lei tradisce la contessa Livia Serpieri (Alida Valli); coi capelli che Visconti volle imbiondirle, a dispetto della parte piuttosto esigua ella fornì un convincente ritratto del personaggio. Tanto che per il suo film d’esordio il regista Valerio Zurlini la chiamò a interpretare Gina ne Le ragazze di San Frediano, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, accanto ad Antonio Cifariello, Rossana Podestà, Giovanna Ralli, Corinne Calvet e Giulia Rubini.

Marcella Mariani

La sua bravura e la fotogenia colpirono Anna Magnani, che affermò: - Con quel viso straordinario potrebbe diventare la mia erede - .
Per il suo La voce del silenzio le fece un provino anche il grande regista austriaco Georg Wilhelm Pabst, preferendole un’altra solo perché, nella trama, ella avrebbe dovuto essere la madre di un’attrice che le era più piccola di statura.
L’ultimo film che interpretò, nel ruolo di Camilla, fu Mai ti scorderò di Giuseppe Guarino nel ’56: e non fece in tempo a vederlo uscire.

Marcella MarianiMarcella Mariani

Come detto, accadde infatti che venne chiamata a rappresentare il cinema italiano a Bruxelles; e al termine di tale impegno, ansiosa di rientrare a Roma dove l’attendeva il fidanzato, l’attore Ennio Girolami, il 13 febbraio s’imbarcò sul primo volo disponibile, un Bruxelles-Leopoldville della Sabena che prima di raggiungere il Congo faceva scalo a Roma Ciampino; l’aereo, un Douglas DC-6, partì alle 16:17 dall’aeroporto di Haren con a bordo 29 persone, 8 membri dell’equipaggio e 21 passeggeri; in gran ritardo, lei fu l’ultima a salire, tanto che per giustificarsi d’averla attesa pare che il comandante commentasse: - Non si può lasciare a terra Miss Italia! - Ma dopo Firenze, per il forte vento l’aereo deviò dalla rotta senza che i piloti se ne avvedessero; credendo di trovarsi in prossimità di Viterbo, essi avviarono le procedure d’atterraggio, convinti che i segnalatori di posizione dell’aeromobile fornissero dati inesatti a causa delle avverse condizioni metereologiche; né dalla torre di controllo giunsero avvisi in tal senso. Alle 19.53, a 1.600 metri d’altitudine, l’aereo si schiantò all’improvviso contro il costone dell’Acquasanta alle pendici del monte Terminillo (Rieti), in località Costa dei Cavalli presso il comune di Cantalice; non ci furono sopravvissuti: i 29 corpi vennero rinvenuti soltanto dopo nove giorni di ricerche, avvolti in lastre di ghiaccio. Marcella aveva diciannove anni e cinque giorni.

Marcella Mariani

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