Monticchio - Potenza
Abbazia di San Michele
di Monticchio
di Dante Fasciolo
Immersa nel verde, e a specchio sull'acqua, l’Abbazia di san Michele sorge in un’oasi naturale nel cuore della Basilicata dove ci sono i famosi Laghi di Monticchio, due crateri di un vulcano ormai spento da migliaia di anni.
L'Abbazia, fondata dai Benedettini nel X sec., ha una tradizione molto antica, fu costruita su una grotta scavata nel tufo, nei pressi della quale sono stati ritrovati depositi votivi risalenti al IV-III sec. a.C.
La Grotta dell'Angelo dedicata a S. Michele era il luogo dove si riunivano in preghiera i monaci italo-greci che anticamente abitavano la zona. Dopo i Benedettini, nel 1456 l’abbazia passò ai Cappuccini, che fondarono una biblioteca e un lanificio.
L'intero complesso è costituito da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di S. Michele. Un caratteristico sentiero attraversa i fitti boschi e conduce all'abbazia che, arroccata su una falda del monte Vulture, si affaccia sul lago Piccolo creando un gradevole contrasto con la natura circostante.
Verso la fine del cinquecento, la Badia di San Michele fu presa in commenda dal Cardinale Borromeo e successivamente da Cardinale Filippo Neri.
Grazie a loro si deve la rinascita della Badia dopo decenni di decadenza. Divenne infatti un luogo di pellegrinaggio molto frequentato.
I laghi che circondano l’Abbazia sono due, uno grande, uno piccolo e perfettamente circolari, il maggiore é verde, l'altro blu intenso, non molto estesi, ma molto ricchi dal punto di vista ittico, essi sono collegati da un canale ma i loro colori non si miscelano.
Tutto intorno sono presenti sorgenti termali di fanghi e acque minerali terapeutiche.