#287 - 5 giugno 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Televisione

Televisore gioia e dolore

Zapping

Frammenti semiseri di cronaca televisiva

di Luigi Capano

Non di rado accadeva di incontrare, fino a qualche anno fa, nei paraggi di Campo de’ Fiori o di Via Nazionale, un’immagine angelicata, minuta, biancovestita; due occhi d’ebano confitti nel volto latteo, forse biaccato, donavano una parvenza lunare all’intera figura che si vedeva procedere sicura come animata da un moto astrale. Era Carla Fracci, stella di prima grandezza nel firmamento della danza del XX secolo. E’ vissuta a lungo a Roma dove ha diretto il corpo di ballo del Teatro dell’Opera. Qualche giorno fa un cancro l’ha uccisa consegnandola definitivamente alla memoria del pubblico che l’ha ammirata e applaudita.

ZappingZapping

Ha destato un diffuso sconcerto e un rumoroso clamore mediatico la scarcerazione - per buona condotta e per meriti collaborativi- di un criminale efferato, autore conclamato di un centinaio di omicidi,tra i quali l’assassinio del giudice Falcone e lo scioglimento nell’acido di un bambino, figlio di un mafioso pentito. Si dibatte sull’accadimento, nei soliti videosalotti, opponendo la necessaria, fredda razionalità della legge alle umanissime emozioni di rabbia e di indignazione - molto contenute in verità- suscitate dal diffondersi della notizia. Appena una settimana fa si commemorava la strage di Capaci con le parole apodittiche del Presidente Mattarella: “Nessuna zona grigia, nessuna omertà né tacita connivenza: o si sta contro la mafia o si è complici dei mafiosi. Non vi sono alternative”. Si direbbe, dai toni, una dichiarazione di guerra. Spesso, sempre più spesso, si ha come l’impressione che i gangli nevralgici dello Stato, siano sfiorati da un disturbo cronico, assai affine alla schizofrenia. Quando anche una guerra sembra assumere la parvenza formale di un gioco di ruolo. Certo, si è detto, il soggetto in questione si è pentito e, in uno stato liberale (oggi si fa a gara a dichiararsi liberali) che si rispetti, anche il pentimento, un tempo quintessenza di drammatiche revulsioni interiori, è “promosso” a comoda merce di scambio. Senza meraviglia notiamo, però, dai toni e da modi, che, al netto delle esternazioni di qualche parente delle numerose vittime, si tratta, nel complesso, di una indignazione sostenibile.

ZappingZapping

Abbiamo assistito di sfuggita alla cerimonia del 2 giugno, al Quirinale, condotta da un emozionatissimo Cesare Bocci che, nel corso della serata, ha letto uno stralcio di un articolo del Corriere della Sera a firma del direttore Mario Borsa, pubblicato nel 1946 a commento dell’esito del referendum Monarchia-Repubblica. Una scelta, questa, che ci è parsa poco felice: l’articolo era piuttosto livoroso, tendeva a denigrare gli avversari accusandoli di scorrettezze di intrallazzi. E’ passato tanto tempo e questa caduta di stile il Quirinale se la poteva risparmiare. E’ segno che non ce la stiamo passando bene. Va ricordato per correttezza che, anche dall’altra parte furono mosse accuse pesanti: con insistenza Il Ministro della Real Casa Falcone Lucifero accusò i repubblicani di brogli elettorali e scrisse, in merito, delle memorie piuttosto circostanziate.

ZappingZapping

Insomma, questa repubblica sembra proprio essere nata sotto buoni auspici…A proposito del crollo della cabina della funivia, nei pressi del Lago Maggiore, costata la vita a quattordici turisti, Vittorio Sgarbi, ospite di Luca Barbareschi nel nuovo programma di Rai3 “In barba a tutto”, commenta la tragedia alla sua maniera: “E’ molto probabile che Dio non esista; ma se esiste, si fa i cazzi suoi”.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.