#284 - 24 aprile 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Costume e Società

Il Rasoio di Occam

ed altre strade he portano alla semplicità

di Roberto Bonsi

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Secondo il dizionario della Garzanti Editore, il mero concetto di semplicità, lo si esprime in questo modo: "L’essere semplice, facile, agevole: un problema della massima semplicità". “ Non è semplice essere semplici” Così scrisse Giacomo Leopardi, uno scrittore e letterato che ha scavato in profondità negli animi dei suoi simili, quelli della sua epoca e poi anche oltre la stessa. L’esser per natura una persona semplice, più che una virtù la si considera un netto cedimento della personalità di chi è, oppure viene considerato tale. Semplice o sempliciotto?. Questi sono due termini ben distinti, ed il sempliciotto è definito colu

Ci sarebbe tanto da dire sulla semplicità, questo termine cosi poco usato e ben poco messo in opera, quasi da poter cosi scrivere un saggio, un libro, ma noi ci limitiamo ad un articolo, così e per l’appunto, e guarda caso, per dirla o meglio scriverla, “papale, papale”, tutto diventa più semplice e di immediata divulgazione.
Tutte le persone che godono di una base caratteriale e di uno stile di vita semplice, ed osiamo anche scrivere, un tantino “spartana”, hanno una loro eleganza naturale, un loro stile di vita, e le stesse non sono affatto schiave del narcisismo.
Honoré de Balzac, scrisse che l’uomo di buon gusto deve essere semplice nei bisogni.
Noi pensiamo che la semplicità sia opportunamente creativa e che la stessa sia priva così da inutili orpelli, e che ci indica chi siamo veramente, e senza sovrastruttura alcuna. La semplicità la si esprime anche con una forma di comunicazione non verbale.
Sapete qualcosa in merito al “Rasoio di Occam”??? .E’ cosi chiamato un principio dettato dalla parsimonia, quella di natura prettamente economica, ed esprime un insieme di regole atte ad adottare una forma di conoscenza volta a conseguire un’azione efficace per la sua natura.
Una sorta di metanalisi delle teorie filosofiche e scientifiche con diverse varianti, che poi facevano smarrire il vero senso del dimostrare un fatto, un’azione, e quindi la metafora del rasoio indicava ed indica il metodo per eliminare le più complicate ipotesi e per semplificare, a parità di fattori è da preferirsi la spiegazione più semplice, ed è quindi inutile fare con più, ciò che si può fare con meno (“Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora”). In altri termini non vi è alcun motivo, e qui ci ripetiamo: per complicare ciò che è già semplice di suo. Ma chi è stato Occam?- Guglielmo di Occam, fu un teologo, filosofo e frate francescano inglese, che fu influenzato da Aristotele, San Tommaso d’Aquino, (Dottore della Chiesa), Pietro Abelardo, ed altri ancora. Egli studiò all’Università di Oxford. Nacque per l’appunto in quel di Occam nella Contea del Surrey britannico, e morì a Monaco di Baviera, in Germania.

Tutto questo nostro scrivere è un vero e proprio elogio in breve alla semplicità del vivere quotidiano.
Patrizia Gucci, della nota famiglia fiorentina di creatori di alta moda, scrisse molti anni fa un libriccino che ebbe un certo successo, e che si intitolava: “Il piccolo libro della semplicità” (edito per i tipi della Mondadori Editore), e qualche riga più giù avremo modo di esprimere il nostro pur umile pensiero su quanto da lei scritto come “short messages”, nel suo minuscolo “pamphlet”. A proposito di alta moda, vi ricordate di “Coco” Chanel, “mitica” esponente dell’alta moda parigina ed internazionale?. Lei ebbe a dire: -“La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”-. E qui grazie a lei ed a questo suo dire, si torna così al concetto precedente da noi in breve elaborato.

Il filosofo apolide di origine indiana Jiddu Krishnamurti (1895-1986), che fu dapprima un autorevole teosofo, teorizzò l’opportunità che ognuno di noi nel cambiare se stesso poteva di fatto cambiare il mondo. –“La semplicità di cuore è di gran lunga più importante e significativa della semplicità di possessi. Accontentarsi del poco è faccenda relativamente facile. Rinunciare alle comodità, o al vizio del fumo e ad altre abitudini, non indica semplicità di cuore”- Ed eccoci di nuovo alla Gucci, ai suoi “modus-operandi e “modus vivendi”, a quelli che ci ha indicato. Il suo motto iniziale par dire: -“Alzati e cammina”, una frase dal tenore evangelico”, che ci dice di pregare come ci pare, per dare avvio alla nuova giornata, di renderci ottimisti nonostante tutto, di fare pratiche di autorespirazione o di meditare. Svegliarci e di scendere dal letto, come si suol dire, con il piede giusto. Possedere pochi e pratici vestiti e non troppe calzature, questo anche secondo le marcate indicazioni di Marie Kondo, Ve la ricordate?. E’ la scrittrice ”teorica” dell’eliminazione del possesso delle cose. Attuare ad ogni risveglio un … pensiero “pensato” e non il riflesso meccanico del solo pensare. Curati, ed abbi massima stima della tua persona e quindi non “strafare” mai. Prendi la sera prima dei sintetici appunti sul programma della giornata successiva, questo per “sgombrare” la mente dai vari pensieri, che poi se non riaffiorano, diventano degli autentici “spam” di quel “personal computer”, a volte datato, che è il nostro cervello, così e per l’appunto, colmo di “brainstorm”, pieno a volte di cose necessarie ed altre, di futilità. Vivi in una casa luminosa, con libri e fiori, quadri e fotografie, ma che sia con un arredo a prima vista non troppo “soffocante”. Spegni tutti gli “stand-By” posti nei vani della stessa, ed in particolare anche quelli che ti “frullano” costantemente in testa senza nulla fare. Ricordati che semplificare vuol dire eliminare dalla produttività ogni indebita sovrastruttura emozionale e di natura psicologica. Non fare come la “casalinga di Voghera” così a suo tempo posta nella categoria della gente comune e chiusa ad ogni perché, ed a parte dello scibile, secondo la teoria proposta dal bello scrivere di Alberto Arbasino. Renditi creativa in cucina e vivi il tutto come un dovere quotidiano nella sua semplicità, e magari fin dove è possibile viverlo come un “hobby”. Anche apparecchiare la tavola diventa un “sacro” e piacevole rito da fare con il marito o con i figli, tenendo così ben saldi i ruoli e gli affetti familiari, facendo tutto questo con la massima semplicità ed allegria. Impara ad ascoltarti e ad ascoltare. Lava i piatti a mano ed ancor meglio con la lavastoviglie, e qui scegli gli orari di maggior risparmio, così semplifichi la vita anche a te stessa, a te stesso, nonché al portafoglio. Si cerchi di avere un po’ di “pollice verde”, un’azione che dona tanta calma e relax e mette in evidenza la semplicità della vita. Impara a camminare a passo svelto, è semplice e fa bene alla salute, “coniugati” con il verde ed abbraccia gli alberi. Sembrano cose “strampalate”, in realtà fan parte della vita e la rendono di molto più semplice. Viaggia, vola, guida, fatti guidare, vai lontano, anche tutto questo è un “inno” alla semplicità del buon vivere.
Non restare in casa ad “Ammufire”. Inforca una bici e divertiti. Trova il “sacrosanto “ modo di effettuare una sanificante “pet-teraphy”. Per esser soddisfatti di se, fate anche il “gioco delle tre scimmie”, ne avrete un gran vantaggio, specie nei rapporti umani. Anche se è comprensibilmente difficile, usate le ”armi” della gentilezza e della cortesia, vi saranno utili per una sorta di “Slinding-doors” nella vita. La stessa è meglio prenderla con ironia per non farsi sopraffare, ed armatevi però di buon senso, che deve prevalere in questa società di … matti”. Cercate di sempre sostenere lo sguardo verso chi vi fissa, semplice, no?. Balla, canta, leggi, scrivi, fotografa, dipingi, ama, prega, avventurati anche in meandri non tuoi, e che sono quindi nuovi per te. Appoggiati all’improvvisazione, ma programma anche il tuo vivere. Semplice, no???.

Tutto questo lo scrive Patrizia Gucci, ma i concetti allargati sono un frutto dell’autore di questo articolo. La scrittrice fiorentina, scrive anche: -“ A volte il sesso degenera in un’ossessione meccanica, invece cercare la semplicità nel sesso vuol dire andare alla ricerca dell’istinto primordiale, della passione, del godimento puro”. Sottoscrivo le sue parole!!!. Le borse delle donne rivelano da cosa non riescono affatto a staccarsi, e diventa così uno “specchio dell’anima”, al contrario della pattumiera, che rivela invece il “tran-tran quotidiano di un o una “single” o di una famiglia intera. Specie in tarda età, e la cosa ci sta riguardando, invece di accumulare è meglio eliminare e rimanere nella semplicità del superfluo. Aiuta il tuo prossimo, ti fa stare bene. Aiuta te stesso e starai meglio. –“La semplicità non è una cosa semplice” – Charlie Chaplin alias “Charlot” lo scrisse. Ora in tutta semplicità, vi scrivo: -“Alla prossima, dunque!”-. Però attenzione, siamo ancora costretti ad attendere, e con viva attenzione, badare alla nostra persona, il finire di questa cruenta pandemia, dopodiché: -“Liberi tutti”-. Speriamo bene!!!

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