21 marzo: Giornata Mondiale della Poesia indetta dall’Unesco
e Giornata Internazionale delle Foreste istituita dalle Nazioni Unite
La Casa della Poesia di Monza, con il Comune di Monza, Reggia di Monza,
Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro, I Parchi Letterari,
Vi invita alla seconda edizione del Festival della Poesia di Monza.
Poesia e Natura
Il Festival è dedicato alla Natura e alla sua salvaguardia e cura
e vede la partecipazione dei poeti
Dome Bulfare - Patrizia Burley Lombardi - Tiziana Cera Rosco –
Tiziano Fratus - Giovanna Frene – Giovanna Iorio – Marco Sonzogni
Alla luce di quello che in questi ultimi anni è successo, tra catastrofi ambientali, emergenze climatiche dovute al riscaldamento globale, crisi economica e l’emergenza pandemica dovuta al Covid 19, è davvero giunto il momento di operare un’inversione di rotta in direzione di un’ecologia integrale che sia sostenuta da uno sguardo d’amore e consenta di entrare «in comunione» con la Natura e l’ambiente.
Siamo parte del clima che abbiamo mutato, degli agenti atmosferici che abbiamo stravolto, del mare che abbiamo inquinato. “Non uccidete il mare, - la libellula, il vento. - Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. - Il galagone, il pino: - anche di questo è fatto l’uomo." Questo allarme lanciato da Caproni è, oggi, quanto mai attuale: la natura è in pericolo per colpa dell’uomo e il poeta lo ammonisce per ciò che compie nei confronti del mare, del vento, degli animali e degli alberi; la natura è portatrice d’amore, quello stesso amore che il poeta così descrive: “L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra”. (1972, dalla raccolta Res Amissa). Quale contributo può venire, quindi, dalla poesia?
Forse davvero un aiuto significativo, a patto che essa non venga intesa come uno sfogo narcisistico al servizio del proprio Io, ma sappia puntare piuttosto sul valore dell’«alterità» e su quelle parole che da sempre appartengono al lessico poetico come «cura», «compassione», «stupore», «meraviglia» sviluppando una nuova sensibilità capace di riattivare «la compassione» verso il prossimo e verso l’ambiente.
Certi di questa convinzione, La Casa della Poesia di Monza invita i poeti, i critici, i filosofi a creare uno spazio condiviso di riflessione, di immagini poetiche intorno a ciò che ci fa sentire, per utilizzare le parole di Ungaretti, «fratelli», creature fragili ma radicate nel mondo, che vivono «il supplizio» di non sentirsi «in armonia» con l’universo.
I poeti possono fare tanto perché sono custodi di una cultura permanente che non inquina, non distrugge, non brucia, non uccide, ma osserva, comprende, conserva, non spreca e dà spazio alla parte migliore dell’umanità cosicchè come scrive William Shakespeare “questa nostra vita, via dalle folle, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre, e ovunque il bene.”
I contributi dei poeti che aderiranno al Festival saranno pubblicati sul canale youtube La Casa della Poesia di Monza e sulle pagine social facebook, instagram e twitter
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