#279 - 6 febbraio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Di borgo in borgo

Le valli dove riposano i pensieri

di Claudio Bacilieri

Valli, aree montane e dorsali appenniniche occupano più dei due terzi del nostro Paese. Un recente censimento Istat sui Borghi più belli d’Italia registra nei 307 (ora 315) comuni dell’associazione una perdita di popolazione, dal 1951 al 2019, di 185mila persone, che salgono a 289mila nei comuni con meno di 10mila abitanti.

Le valli dove riposano i pensieri

Lo spopolamento è già sistematico in 83 borghi, mentre 12 borghi sono in crescita.
Dal 2001 al 2019 quasi 63mila stranieri hanno rimpiazzato i 49mila italiani che se ne sono andati.
Il tema dell’abbandono è dunque centrale e il lettore sa che la nostra rivista racconta i borghi anche nella speranza che conoscenza e curiosità possano tradursi in progetti di vita.
Più che di visitatori nei fine settimana, le zone interne della Penisola avrebbero infatti bisogno dell’insediamento di nuove comunità.
Per raggiungere questo scopo servono banda larga, servizi sociosanitari, formazione, mobilità, accessibilità, infrastrutture, fiscalità di vantaggio, centri di competenza, finanziamenti europei, disponibilità di terreni agricoli abbandonati.

Le valli dove riposano i pensieri

In attesa di sapere quante risorse il Recovery fund destinerà alle aree interne perché diventino competitive, vi portiamo in giro per valli poco note come la Valmalenco in Lombardia, la Val Colcera in Piemonte, la Val Polcevera in Liguria, le Valli del Natisone a cavallo tra Friuli e Slovenia, la Val Passiria e la Val di Funes in Alto Adige. In quest’ultima ha mosso i primi passi da scalatore Reinhold Messner, come ci racconta lo stesso alpinista nell’intervista che pubblichiamo(Borghi febbraio 2021).
In Lombardia, in provincia di Brescia, la Val Trompia e la Val Sabbia sono state protagoniste di un progetto di rigenerazione chiamato “Valli Resilienti”. Delle altre valli di cui parliamo, alcune sono note, come la Valtellina, altre un po’ meno come la Valle del Sagittario e la Valle dell’Orta, entrambe in Abruzzo, altre ancora del tutto selvagge come la Val Grande in Piemonte, considerata l’area wilderness più estesa d’Italia.

Le valli dove riposano i pensieri

Le valli sono solchi più o meno lunghi della superficie terrestre delimitati da rilievi montuosi: sono tutti incastonati nelle montagne i nove Borghi più belli d’Italia che passiamo velocemente in rassegna, da Etroubles in Val d’Aosta a Bova in Calabria. Altri luoghi dove siamo stati: Laigueglia e Cogoleto nella riviera ligure di ponente; Eupilio e Sormano nel Triangolo Lariano; Tortona; le etrusche Tarquinia e Trequanda; Bertinoro in Romagna e due piccole città d’arte, Spilimbergo sulla riva destra del Tagliamento, in Friuli, e Città Sant’Angelo in Abruzzo.
Infine, Filippo La Porta ci parla di due grandi “eremiti” che si sono ritirati in piccoli borghi: gli scrittori Guido Ceronetti e Adriana Zarri.
È nelle valli, si dice, che riposano i pensieri.

Le valli dove riposano i pensieri

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