Iniziativa della Fondazione Carispezia
Teatro Civico de La Spezia
Concerto a Teatro
In programma 6 concerti da gennaio a maggio
di Elena Marchini
Giovedì 22 gennaio sarà il primo appuntamento di Concerti a Teatro, iniziativa nata lo scorso anno per favorire la fruizione della musica classica in maniera organica e continuativa promossa dalla Fondazione Carispezia al Teatro Civico della Spezia.
La consulente artistica della Fondazione per Concerti a Teatro, Miren Etxaniz, ci ha raccontato chi e cosa potremo ascoltare nel corso dei sei appuntamenti che si svolgeranno sino a maggio.
Dopo gli ottimi risultati della prima edizione il prossimo 22 gennaio inizierà la nuova stagione dei Concerti a Teatro 2015, come è nato il programma 2015?
Il cartellone 2015 è nato per dare un seguito, dopo il successo ottenuto, all’esperienza dello scorso anno. Oltre a una scelta musicale molto interessante, quest’anno proponiamo anche le Conversazioni Musicali, affidate al musicista e giornalista, Piero Barbareschi, e la Musica al Cinema. Quest’ultimo è un esperimento che abbiamo realizzato grazie alla collaborazione con il canale televisivo, Classica HD, dedicato esclusivamente alla musica classica. Potremo proporre, al cinema Il Nuovo alla Spezia, quattro documentari sulla musica e sui musicisti, in particolare si tratta di una piccola rassegna dedicata ai grandi artisti del Teatro alla Scala di Milano, che saranno gratuiti per gli abbonati di Concerti a Teatro. Si inizierà il 29 gennaio con La Scala al Colòn con Daniel Baremboim.
Qual è il fil rouge che lega i vari artisti o i vari concerti?
Ci sono tanti modi di lavorare per realizzare un cartellone: un cartellone è un insieme di concerti armonizzati tra loro. La rassegna Concerti a Teatro, dopo la sperimentazione della scorsa edizione, prevede quest’anno sei concerti che vogliono dare una visione abbastanza completo della storia della musica classica, che inizierà con Bach e si concluderà con la musica contemporanea (Cage, Pärt e Barber), passando dall’Ottocento e arrivando a Brahms.
Può raccontarci brevemente chi sono gli artisti che potremo ascoltare?
Ramin Bahrami (22 gennaio) sarà l’artista che aprirà il cartellone. È un pianista molto conosciuto per la sua ricerca musicale su Bach che interagirà insieme ai musicisti dell’Ensemble d’archi della Spezia.
Proprio l’interazione tra giovani musicisti locali e i grandi maestri internazionali è un aspetto che abbiamo voluto confermare rispetto alla scorsa edizione. Lo scorso anno l’Ensamble suonò insieme a Richard Galliano, quest’anno l’esperienza sarà ripetuta con Bahrami.
Quindi ci sarà il concerto (13 febbraio) del violoncellista Mario Brunello e del pianista Ezio Bosso, quest’ultimo è un compositore molto apprezzato, conosciuto per aver scritto le musiche dei film di Gabriele Salvatores.
Il binomio Brunello-Bosso è nato da un fortunato equivoco. È stato Gidon Kremer (uno dei protagonisti della passata edizione dei Concerti a Teatro), a decantare la capacità compositiva di Bosso a Brunello, che decise di contattarlo e chiedergli se avesse scritto qualcosa per violoncello. L’equivoco nasce perché Brunello confuse Ezio con il chitarrista jazz, Fabrizio Bosso.
Alla Spezia sarà eseguita una sonata per violoncello composta da Ezio Bosso e dedicata proprio a Brunello.
Lorna Windsor è una delle voci cameriste più conosciute e insieme a Antonio Ballista, uno dei musicisti più ironici e intellettualmente interessanti del nostro tempo, offriranno un repertorio (6 marzo) dedicato al salotto parigino rossiniano dell’Ottocento.
Quali altri artisti saranno protagonisti del cartellone?
Krystian Zimerman (31 marzo) è uno dei più importanti pianisti del Novecento. Poterlo ascoltare alla Spezia è sicuramente un’occasione imperdibile. Kyoko Takezawa (21 aprile) è una violinista molto giovane che sta avendo molto successo. È una vera rivelazione, sta suonando con tutte le più importanti orchestre, e insieme al pianista Edoardo Strabioli eseguiranno le tre sonate di Brahms; sarà un concerto di spessore.
Concerti a Teatro si concluderà il 7 maggio con Quatuor 4, quattro musicisti parigini, il concerto sarà inserito anche nella programmazione del premio Exodus, e saranno proposte musiche composte da musicisti ebrei, con storie ed esperienze diverse, Mendelssohn che scelse per motivi professionali di convertirsi, Schulhoff che morì in campo di concentramento e Barber che visse in America, lontano dalla Shoah.
Dopo la prima esperienza di notevole successo dello scorso anno, pensa che sia cambiata la fruizione della musica nel nostro territorio?
Credo che qualcosa sia successo, vedo molta più curiosità . Avere, anche nella nostra città un cartellone strutturato e di qualità come succede nei grandi teatri, ha fatto sì che abbia un senso compiuto andare a teatro ad ascoltare musica. Altro aspetto non trascurabile è stato il riscontro che abbiamo avuto da parte del pubblico giovane con una buona presenza ai concerti.