#274 - 14 novembre 2020
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Ambiente

Quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Alleanza europea per la salute pubblica (Epha)
non lascia adito a dubbi: l’inquinamento dell’aria è una bestia nera da combattere con tutte le nostre forze

Smog

In Italia l’inquinamento dell’aria ci costa 1.535 euro pro capite l’anno

Come siamo abituati ormai da anni la Pianura Padana si attesta tra le principali aree più inquinate d’Europa, con Milano, Padova, Venezia, Brescia e Torino che si collocano tra le prime 10 città europee dove l’inquinamento atmosferico ha il costo pro capite più alto.

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All’interno di questi 1.535 euro a testa all’anno che ogni italiano perde a causa dell’aria inquinata vengono considerati il valore monetario di morti premature, cure mediche, giornate lavorative perse e altre spese sanitarie causate dall’inquinamento atmosferico, soprattutto da particolato, ozono e biossido di azoto.

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Primi fra tutti sono i milanesi (secondi in Europa soltanto agli abitanti di Bucarest), a cui ogni anno l’impatto dello smog costa ben 2.800 euro a testa, seguono i padovani con 2.500 euro.
Peggio di noi per l’appunto c’è solo Bucarest, con quasi 3.000 euro all’anno buttati al vento a causa dell’inquinamento pro-capite). Poi Varsavia (2.433 euro pro-capite), Bratislava (2.168), Sofia (2.084). Altre città italiane come Parma, Verona, Bergamo, Cremona e Pavia, si attestano a 1.800 euro pro capite/anno.

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Numeri ben noti e confermati anche dall’Agenzia europea dell’ambiente, che individua nell’inquinamento atmosferico la prima causa di morte prematura per fattori ambientali in Europa (con circa 400 mila decessi all’anno) e come il problema principale da risolvere nei grandi centri urbani (dove vivono i due terzi dei cittadini europei).
Come sosteniamo ormai da anni, la principale causa dell’inquinamento è da ricercarsi nei trasporti, il cui inquinamento è arrivato a costare tra i 67 e gli 80 miliardi di euro annui.
Resta dunque da chiedersi quando Governo, Regioni e sindaci troveranno il coraggio di prendere di petto la questione e affrontarla mettendo al centro la salute dei cittadini.

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