#272 - 17 ottobre 2020
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Anniversari

Il Columbus Day si svolge ogni anno in diversi paesi del continente americano.
Disconosciuto e osteggiato in varie forme, quest'anno è di moda abbattere
le statue del nostro Cristoforo Colombo indicato come nemico degli americani.
Ci sembra giusto ricordarlo coi versi burleschi di Pascarella che sicuramente
farà sorridere Cristoforo, ovunque sia, anche con la testa di bronzo mozzata.

Columbus Day - 12 ottobre 1492

Quando Cristoforo Colombo scoprì l’America ...

...a sua insaputa

Di Nicola Bruni - giornale belsito con vista

Si potrebbe stilare un lungo elenco di personaggi della storia o della cronaca che si sono segnalati per aver compiuto cose notevoli nel bene o nel male, addirittura “senza saperlo”. Il più famoso è Cristoforo Colombo, il navigatore genovese che nel 1492 scoprì l’America a sua insaputa credendo di essere approdato nelle Indie occidentali.

...a sua insaputa

Dopo di lui, Americus o Amerigo Vespucci, l’esploratore e scrittore fiorentino che, a sua insaputa, dette il proprio nome al Mundus Novus scoperto da Colombo, dopo aver pubblicato nel 1502 lo scoop che si trattava di un continente diverso dall’Asia. In effetti a decidere che quel continente fosse chiamato America fu il cartografo tedesco Martin Waldseemüller, che nel 1507 su proposta del poeta Matthias Ringmann introdusse il toponimo nella nomenclatura geografica del suo celebre planisfero (e poi, quando ormai quel nome si era affermato, si accorse di aver commesso un errore). Il bello è che - secondo il racconto in dialetto romanesco “La scoperta de l’America” (1894) del poeta umorista Cesare Pascarella - neppure gli indigeni del Nuovo Mondo scoperti dai colonizzatori europei sapevano di essere americani:

...a sua insaputa

“veddero un fregno buffo, co’ la testa / dipinta come fosse un giocarello, /
vestito mezzo ignudo, co’ ’na cresta / tutta formata de penne d’ucello. /
Se fermorno. Se fecero coraggio… / - A quell’omo! je fecero, chi séte?/

  • E, fece, chi ho da esse? Sò un servaggio” […].
    “E quelli allora, co’ bone maniere, / dice: - Sa? Noi venimo da lontano, / per cui, dice, voressimo sapere / si lei siete o nun siete americano.
    -Che dite? fece lui, de dove semo? / Semo de qui, ma come sò chiamati /
    ’sti posti, fece, noi nu’ lo sapemo.
    Ma vedi si in che modo procedeveno! / Te basta a dì che lì c’ereno nati /
    ne l’America, e manco lo sapeveno”.

                    www.belsitoconvista.eu - ottobre 2020
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