Dal 1520 ad oggi, il grande film dello strumento a corde più noto: il violino
Storia del violino
Igor per Blog Professori Musica Storia del Violino:
Origine ed Evoluzione dello Strumento.
Dalla nascita nel corso del XVI secolo ad oggi, in cui conosciamo anche la versione elettrica del violino, la storia del violino è sempre affascinante.
Musica barocca o musica classica, violino elettrico o violino classico, lo strumento della famiglia delle corde ha conosciuto numerosi cambiamenti ed influenze musicali.
Le origini sono arabo mussulmane, ma il violino diventa celebre grazie ai liutai italiani durante il Rinascimento, prima di conoscere evoluzioni ulteriori durante il XVIII secolo e ancora nel XIX secolo e nel XX, con l’arrivo del violino elettrico.
Dalla musica delle origini, fino alla musica contemporanea. Scopri i segreti dell’arte dei liutai attraverso le epoche, per approfondire la tua conoscenza della cultura musicale. Ecco tutto quello che devi sapere sul violino!
La storia del violino: le origini
La nascita del violino è ancora oggi molto misteriosa, ma quello che sappiamo è che ci sono voluti secoli per arrivare al violino così come lo conosciamo oggi. E questa è già la prima nozione che imparerai durante il tuo corso di violino per principianti.
I primi strumenti a corde strofinate sono comparsi solo nel corso del X secolo.
Prima di questo periodo, gli strumenti si suonavano pizzicando le corde, come con la lira, per esempio. Le corde da strofinare fanno la loro comparsa un po’ più tardi nell’impero cinese, l’impero bizantino e nel mondo arabo mussulmano, allo stesso tempo.
Si tratta di strumenti strofinati con l’aiuto di un archetto elaborato a partire dal crine di cavallo, un po’ come ovunque nel mondo arabo.
Il rubab è considerato come l’antenato del violino.
Primo strumento a corde strofinate nel mondo arabo mussulmano, questo strumento arriverà in Europa, attraverso la Spagna. Sarà chiamato Vihuela in Spagna e Viuola in Italia.
L’evoluzone successiva è quella della viola, viola di gamba e viola di braccio, che saranno impiegate fino all’arrivo del violino stesso. Ma siamo oramai nel 1520!
Lo si vede dipinto, in proporzioni diverse da quelle che gli conosciamo noi oggi, nei quadri italiani del periodo. Questi strumenti, in quegli anni, vengono realizzati a Brescia, Venezia, Anvers o Bruxelles.
Lo strumento, nella versione definitiva, è elaborato dai liutai di Cremona, nell’atelier di Andrea Amati. La sua forma resterà identica per oltre un secolo.
La prestigiosa ascesa del violino in Italia
Il primo vero violino è del 1564.
Sarebbe stato ordinato da Caterina de Medici per suo figlio Carlo IX. Lo strumento si vede, allora, classificato al rango di strumento della corte reale, mentre fino a quel momento era stato utilizzato solo durante le feste popolari.
Grazie a questo riconoscimento, il laboratorio di Amati si costruì una grande reputazione nel settore. I suoi figli e i suoi nipoti continueranno l’impresa familiare e insegneranno ad altri liutai il loro savoir faire.
La città di Cremona diventa la culla del violino, facendo dell’Italia un vero e proprio riferimento per tutti i musicisti e liutai dell’epoca. La fama della città è arrivata intatta fino al giorno d’oggi.
In effetti, la tradizione continua a perpetrarsi nella città di Cremona. Ai giorni nostri, numerosi artisti liutai di tutto il mondo si formano alle tecniche di costruzione tramandate dai secoli scorsi. E vengono in Italia per studiare e imparare l’arte dai più grandi maestri.
Interamente fabbricati a mano, i violini sono di una qualità eccezionale, degna dei più grandi maestri.
La scelta del legno, il taglio, la scultura con l’aiuto degli strumenti tradizionali è un modo di rendere omaggio ai primi liutai di violini del XVI secolo, che diedero al violino la nobiltà che riuscì ad ottenere.
Nel corso dei secoli,il violino ha subito diverse trasformazioni!
All’epoca, il re di Francia Enrico IV è il primo ad originare una formazione per diventare liutaio, professione riconosciuta dal re stesso. La formazione durava all’epoca sei anni e, chi la conclude, diventa maestro di corporazione.
Prima della creazione di questa scuola di formazione, i musicisti dovevano fabbricarsi da soli lo strumento (o richiederlo ad un liutaio).
La storia del violino: le grandi composizioni del XVII secolo
Si dovrà aspettare oltre un secolo dopo l’ordine reale del primo violino, perché Antonio Girolamo Stradivari, detto Stardivarius non cambi l’aspetto esterno del violino.
La precisione della sua tecnica di costruzione e la qualità dei suoi violini sono un grande segreto anche per i liutai di oggi. Si pensi che su oltre mille violini realizzati, ben 650 sono conservati ancora oggi in uno stato straordinariamente perfetto.
Gli stradivari sono una vera leggenda nel mondo della musica.
Nel XVII secolo, il violino diventa lo strumento di eccellenza delle orchestre, a partire dal momento in cui compositori come Monteverdi o Lully, lo utilizzano regolarmente nelle loro composizioni. Monteverdi è il primo ad utilizzare il violino in un’opera, l’Orfeo. Il musicista era regolarmente in contatto con i figli di Andrea Amati, Antonio e Girolamo, e con il nipote
Nicolò. I primi due erano i liutai più rinomati a corte e nell’orchestra del re di Francia Enrico IV.
L’arrivo della sonata e il concerto grosso faranno del violino un elemento maggiore, indispensabile per le nuove composizioni del XVII secolo. Jean-Baptiste Lully diventa il violinista di corte.
Non solo questo compositore mette in musica i pezzi elaborati da Molière per Luigi XIV, ma inoltre, il musicista suona in tutte le rappresentazioni. Si possono citare, tra i maggiori successi, opere come George Dandin o il Malato immaginario.
I due artisti inventano la commedia balletto.
E' Cremona la città che ha dato origine ai primissimi violini!
Il violino è diventato veramente, in questo periodo, uno strumento imprescindibile nelle composizioni musicali. Continuerà ad evolvere anche nel secolo successivo.
La storia del violino: il XVIII secolo
La tecnica musicale con il violino continua a svilupparsi per tutti il XVIII secolo, in particolare, grazie alle opere di musicisti come Vivaldi, Locatelli o ancora Tartini. Questo secolo è contraddistinto dal periodo classico; vivono e producono persone del calibro di Amaeus Mozart, che scrive in quegli anni numerose sonate per violino.
Il violino è già insediato nelle orchestre e i direttori d’orchestra sono, per la maggiore, dei violinisti molto noti.
La città di Parigi diventa un punto di incontro per i violinisti europei. Mozart ci passerà parecchi anni a comporre.
Ma è anche il secolo in cui Antonio Vivaldi compone il suo celebre ensemble di concerti per violino Le quattro stagioni. Scritto nel 1723, ogni concerto rappresenta una delle quattro stagioni dell’anno: queste arie sono e saranno talmente celebri che fanno parte dei brani di musica più suonati al mondo.
Questo dovrebbe essere sufficiente per provare che il violino continua a ritagliarsi un posto d’onore anche durante il XVIII secolo.
La forma del violino è cambiata ancora un po’ rispetto al modello iniziale. in effetti, l’utilizzo maggiore che si fa di questo strumento ha condotto i compositori e i musicisti a ricercare il miglior stile di violino. Per rispondere ai loro bisogni, i liutai hanno allungato il manico, la barra di armonia e il diametro dell’anima.
Così, i liutai dell’epoca ripresero la base dei più grandi violino fabbricati da Amati o Stradivari, per modificarli leggermente.
Il violino manterrà poi la stessa linea estetica fino ad oggi.
La storia contemporanea del violino
Anche se il mondo musicale popolare contemporaneo rifiuta volentieri i vecchi strumenti come il violino, questo resta sempre uno strumento di scelta.
È spesso connotato come uno strumento appartenente alle classi agiate, molto lontano da quelle popolari, anche se in realtà lo troviamo spesso e volentieri nella cultura zigana, solo per fare un esempio.
Tutti conosciamo l’ormai celebre Canone di Pachelbel, suonato quasi alla nausea, oramai. Grazie ad una sua rivisitazione, pubblicata e ripubblicata su YouTube qualche anno fa, il violino è ritornato in auge recentemente. E molti strumentisti hanno pubblicato video in cui sono alle prese con il violino elettrico.
Inoltre, le modalità di acquisto online facilitano le cose. Se prima era necessario fare appello ad un liutaio per avere il proprio strumento (e magari cercare il liutaio a Cremona, partendo da una città del nord Europa, magari), oggi, puoi acquistare il tuo strumento, classico o elettrico che sia, con un semplice click, rimanendo comodamente a casa, dove lo riceverai dopo qualche giorno.
E l’estetica del violino e la sua realizzazione non si sono fermate al XVIII secolo: la nascita del violino elettrico determina una nuova fase nella vita di questo affascinante strumento.
Dalla forma sacra a quella profana della musica, il violino c'è sempre!
È oramai possibile inserire questo strumento reale in composizioni più pollari come i gruppi rock, pop o di musica italiana. Il violino elettrico mostra forme più originali. Un modo di allontanarsi dalla cassa di risonanza classica e di mostrarsi come uno strumento nuovo.
Insomma, strumento antico, adattato all’epoca contemporanea.