Appello ai cittadini, a cura di "Salviamo il Paesaggio"
Costiera amalfitana in pericolo
Fermiamo l’aggressione al territorio
Le frane di sempre e quelle recenti, di cui una originata da lavori abusivi, e la serie di dissesti per smottamenti da terrazzamenti e crolli da falesie che hanno colpito la totalità dei centri del territorio, nel dicembre 2019, pongono di nuovo all’attenzione di tutti la delicatezza e la fragilità della Costiera.
Si interviene sempre dopo, in emergenza, anziché con un’azione programmata di prevenzione e monitoraggio.vv
È vitale un’opera di tutela della Costiera con il concorso di tutti, aldilà delle competenze proprie degli organi dello Stato.
Sono in progetto, per opera dei nostri Comuni e della Regione Campania, due grandi opere pericolose per i destini della Costiera.
La prima è il tunnel Maiori – Minori su SS.163 amalfitana in località “Torre Mezzacapo” di Maiori, sottostante l’omonimo castello; opera in roccia di 400 metri al costo di partenza di 18 milioni di euro; l’altra è il depuratore nella vallata del Demanio di Maiori che dovrà servire una serie di Centri costieri tra cui probabilmente anche Amalfi. Per il tunnel il Consiglio regionale della Campania il 29/07/2020 ha votato a maggioranza la variante – deroga alla legge PUT penisola amalfitano sorrentina mentre per il Depuratore hanno imposto la localizzazione a Maiori – Demanio per evidenti ragioni di spazio senza alcuna valutazione del precedente progetto Ausino (collegamento a Salerno).
Ci opponiamo ad entrambe le opere - afferma l'Associazione "Salviamo il Paesaggio" - perché non rispettano il valore del paesaggio naturale ed urbano proprio della Costiera amalfitana anche quale Patrimonio UNESCO.
Contrasteremo le suddette opere con ogni mezzo messo a disposizione dall’Ordinamento democratico della Repubblica italiana.
I cittadini hanno un’altra idea di Costiera rispetto a quella rappresentata dal sistema delle grandi opere che aggrediscono il territorio e servono solo a spendere grandi cifre di denaro pubblico.
È un’idea già scritta sul territorio dalla morfologia e dalla sua storia; non grandi opere ma minori, poco invasive, integrate con il paesaggio urbano e naturale, rispettose delle leggi di conservazione.
Preferiamo una mobilità del mare a quella attuale, terrestre e di penetrazione della SS.163, con l’utilizzo alternativo delle strade trasversali di valico (Chiunzi – Agerolina) e la realizzazione di vettori meccanici tra zone alte e centri di costa con parcheggi alle porte d’ingresso; un turismo sostenibile perché equilibrato che non sovraccarica il suo territorio e i centri urbani; un servizio di trasporto pubblico su gomma di ultima generazione; la SS. 163 amalfitana scaricata dal traffico pesante di pullman turistici e merci, sino a raggiungere l’obiettivo di strada storica.
Ecco, questa è la nostra Costiera. Promuoviamo insieme un modello sociale per migliorare la qualità della vita sul nostro territorio, consapevoli che la bellezza paesaggistica e ambientale è la maggiore ricchezza della Costiera Amalfitana e rappresenta l’unica strada da perseguire per le future generazioni.