Televisione, gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Siamo a fine luglio e in TV è tempo di repliche.
Si ripropone, come consuetudine in questo periodo, “il meglio” della programmazione annuale per lenire la solitudine domestica e per accompagnare, con qualche piacevole distrazione, i fedeli del piccolo schermo in questa parca, morigerata, monacale stagione estiva, che ancora non si è potuta scrollare di dosso il terrore della pandemia.
Alcuni programmi, di taglio giornalistico, come Carta Bianca di Bianca Berlinguer (Rai 3) e Quarta Repubblica di Nicola Porro (Rete 4) stanno tirando per le lunghe, rispetto agli anni scorsi, vuoi per recuperare la lunga interruzione “virale”, vuoi per “spirito di servizio”, cioè per contribuire a mitigare, appunto, la frustrante, apatica reclusione domestica.
Techetechete è, in assoluto, l’intrattenimento che preferiamo. Sfilano davanti ai nostri occhi, a colori o in bianco e nero, Gino Bramieri, Umberto Eco, Silvana Mangano, Sergio Endrigo, Mario Soldati, Nilla Pizzi. E il pensiero va alla poetica “livella” del grande principe comico; non rinunciando a sostare, per qualche istante, sull’usurato enigma del tempo e delle sue inquietanti, ancorché scontate, anamorfosi.
Se n’è andato, in questi giorni anche Ennio Morricone, musicista celeberrimo, allievo di Goffredo Petrassi e autore di indimenticabili colonne sonore (ricordiamo, tra tutte, quelle dei film “western all’italiana” di Sergio Leone). Le interviste e i ricordi trasmessi per omaggiarlo hanno mostrato una persona umile, semplice, a tratti timida, ma solida e ben sicura del proprio valore.
Ogni tanto diamo una sbirciatina a C’è tempo per… neonato programma di Rai1, in onda la mattina e dedicato alla terza età. Piuttosto modesta ci sembra la conduzione di Beppe Convertini e di Anna Falchi: molte le frasi fatte, tanti gli elogi stereotipati e pochissime tracce di partecipazione empatica. Risibili poi i modi adolescenziali di Convertini che fa propria la goffa moda giovanile di giustapporre il pollice e l’indice di entrambe le mani a formare un improbabile cuoricino. Ovviamente la rapida meccanicità del gesto disegna, inevitabilmente, un’ampia gamma di forme, tutt’altro che cardiache che vanno dalla diade endoscrotale allo sgraziato fondoschiena lipodistrofico, passando per i solidi platonici, più o meno raffazzonati.
Concludiamo lo Zapping con una sosta su Reazione a catena (Rai1) il gioco televisivo condotto da Marco Liorni: i suoi ritmi serrati, la sua vivacità elettrica appena mitigata dalla nativa paciosità del conduttore, contribuiscono ad alleviare la calura che ci attanaglia…assieme al ventilatore, s’intende.