#266 - 27 giugno 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

2020 - Anno Mondiale della cura degli alberi

L'azzurro infinito degli alberi

Di Pietro Maroè - Rizzoli Editore

Un giovane "arbonauta" racconta il suo viaggio in Italia sulle tracce degli alberi più antichi e più rari. E delle storie che custodiscono.

Dai tre larici della Val d'Ultimo, testimoni dei primi insediamenti, al platano di Cavour; dagli ulivi di Ostuni al cipresso di Nola, simbolo contro la mafia.

Sono duemila gli alberi che il Corpo Forestale definisce di "grande interesse", e centocinquanta quelli di "eccezionale valore storico o monumentale", equamente distribuiti tra Nord, Centro e Sud Italia.
Veri e propri monumenti della natura, accanto a quelli creati dall'uomo, che hanno un'importanza unica per essere stati al centro di episodi storici, perché legati alle vite di uomini illustri o a temi caldi dell'attualità, come gli ulivi malati di Xylella in Puglia.

Pietro Maroé, giovane arboricoltore e tree-climber, ci racconta il suo viaggio in giro per l'Italia sulle tracce di un patrimonio dimenticato di inestimabile valore.

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