2020 - Anno Mondiale della cura degli alberi
L'azzurro infinito degli alberi
Di Pietro Maroè - Rizzoli Editore
Un giovane "arbonauta" racconta il suo viaggio in Italia sulle tracce degli alberi più antichi e più rari. E delle storie che custodiscono.
Dai tre larici della Val d'Ultimo, testimoni dei primi insediamenti, al platano di Cavour; dagli ulivi di Ostuni al cipresso di Nola, simbolo contro la mafia.
Sono duemila gli alberi che il Corpo Forestale definisce di "grande interesse", e centocinquanta quelli di "eccezionale valore storico o monumentale", equamente distribuiti tra Nord, Centro e Sud Italia.
Veri e propri monumenti della natura, accanto a quelli creati dall'uomo, che hanno un'importanza unica per essere stati al centro di episodi storici, perché legati alle vite di uomini illustri o a temi caldi dell'attualità, come gli ulivi malati di Xylella in Puglia.
Pietro Maroé, giovane arboricoltore e tree-climber, ci racconta il suo viaggio in giro per l'Italia sulle tracce di un patrimonio dimenticato di inestimabile valore.