#266 - 27 giugno 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Ambiente

A cinque anni dalla "Laudato sì"

Città del Vaticano

La casa comune

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“In cammino per la cura della casa comune – A cinque anni dalla Laudato si’ ” è il titolo di un documento elaborato dal Tavolo Interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale per “dare concretezza al nuovo paradigma di ecologia integrale” e rispondere alle indicazioni e alle speranze che suscita la "Laudato sì" soprattutto nelle giovani generazioni.

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“Ribadire la centralità della dimensione dell’ecologia integrale nella vita di tutti noi e aiutare a trovare modalità concrete per viverla e declinarla a partire dalla propria sensibilità, ma soprattutto a partire dalle esigenze della cura della nostra casa comune e di coloro che la abitano, specialmente se si trovano nelle situazioni più disagiate e vulnerabili”. Questo il cuore del documento in cui si suggeriscono “proposte operative” sull’ecologia integrale, al centro della Laudato si’.

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“Le Chiese particolari sono chiamate a dare un buon esempio di coerenza” con quanto indicato nell’enciclica: “Iniziative di educazione e di formazione all’ecologia integrale, di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, di utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti, di consumo critico e circolare, di migliori sistemi di isolamento per gli edifici, di efficentamento energetico, di investimento etico, di abolizione della plastica usa-e-getta, di cura degli spazi verdi”.

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Argomenti sui tavoli dei Governi più avveduti e delle Nazioni più sensibili alle quali nei quali la Chiesa Cattolica può dare “un contributo significativo attraverso le sue diverse istituzioni, parrocchie, scuole, università, ospedali”: “In questo tempo difficile, che sarà destinato a cambiare non poco le società in cui viviamo – il riferimento è alla pandemia in atto – siamo chiamati ad aver cura gli uni degli altri, a non chiuderci nell’egoismo, a promuovere e difendere la vita umana dal suo sorgere fino al suo naturale compimento, ad offrire cure mediche adeguate per tutti, ad alimentare la solidarietà internazionale, a combattere la cultura dello scarto, a studiare, costruire insieme nuovi sistemi economici e finanziari più equi, a impegnarci per il dialogo, la pace, il rifiuto della violenza e della guerra”.

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Ancora,“Tutto è connesso”, ci insegna la Laudato si’: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. “Dare concretezza al nuovo paradigma di ecologia integrale”, in questa prospettiva, significa avere “una visione lungimirante, che deve concretizzarsi nei luoghi e negli spazi in cui si coltivano e si trasmettono l’educazione e la cultura, si crea consapevolezza, si forma alla responsabilità politica, scientifica ed economica, e, in generale, si procede ad azioni responsabili”.

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