#265 - 13 giugno 2020
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Editoriale

Scuola

di Dante Fasciolo

Come di consueto, questo giornale
prende spunto dalle ricorrenti Giornate Mondiali
promulgate dalle Nazioni Unite
al fine di intrecciare notizie e riflessioni.
E’ il caso - tra le altre presenti in pagina –
della Giornata della Giocoleria
che in termini stretti si riferiste alla manipolazione
di oggetti: cerchi, sfere, bastoni, mazze…
ma che prende il via pur sempre dalla parola gioco.

E a questo termine, associandolo alla conoscenza,
si intende dare spazio supportati
dal 150° anniversario di Maria Montessori
e il suo famoso metodo didattico/educativo;
da una grande mostra su Munari e Rodari
indimenticabili “giocolieri” tra i banchi di scuola;
sulle indicazioni della rivista Pepeverde
miniera di letture e di giochi didattici per ragazzi;
sulle estrose immagini di Enrico Benaglia
pittore dell’eterna allegra fanciullezza.
E anche un libro sul gioco…fa parte del gioco.

Dunque, un’antica ma sempre attuale esigenza
si impone alla nostra attenzione:
aggiornare e rendere sempre più aderente
all’evolvere della società e dei suoi bisogni
dando ai cittadini dell’oggi e del prossimo domani
lo strumento per capire sempre più
e conoscere sempre meglio
il ruolo da svolgere nell’ambito della convivenza.

La scuola d’oggi sembra più preoccuparsi
dell’aumento degli insegnanti, giusto!
Sempre più dell’adeguamento salariale, giusto!
Sempre più di riforme organizzative, giusto!
Purtroppo,
sempre meno di riforma dei programmi,
sempre meno di aggiornamenti didattici,
sempre meno di strutture idonee
per un cambiamento civico e sociale
che affondi le radici nella costante conoscenza,
sempre meno attenta alle esperienze virtuose
dei Montessori, Rodari, Munari fino al quel
maltrattato don Milani della scuola di Barbiana.

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