In qualche modo
di Dante Fasciolo
Non c’è mai una volta, per ciascuno di noi,
di iniziare il giorno senza avere un problema.
Piccolo, grande, facile da risolvere
o impegnativo e preoccupante.
Si dice che ogni problema ha una soluzione..
e di certo è vero, se ognuno, in qualche modo,
i problemi che l’affliggono li risolve.
Ecco, è quel risolvere in qualche modo
che fa delle soluzioni un ventaglio di imprese.
Così, piccoli o grandi problemi quotidiani
trasformano gli italiani in mirabolanti architetti.
Ben diversa diventa la situazione
quando si affaccia all’orizzonte un vero problema.
E’ allora che vengono al pettine, a carico di ciascuno di noi,
tutti i problemi creduti risolti... in qualche modo.
Interrompere di punto in bianco il lavoro,
rimanere chiusi in casa, non incontrare amici e parenti,
prigionieri del computer e della televisione,
ecco diventare un problema imprevisto
così sorprendentemente capace di porci di fronte
ad una serie infinita di piccoli problemi,
ahimè, tutti riconducibili, in ultima analisi,
alle grandi problematiche del paese
troppo a lungo trascurate od ignorate.
Cibo e vestiario, figli e scuola, lavoro e trasporti,
tempo libero e salute, cane e mascherine,
e mettiamoci anche moglie e suocera a carico…
il sacco è colmo di insofferenza
e sparite sono le virtù pazienza e buon senso.
E’ allora che si infiamma la caccia al colpevole,
ciascuno di noi ne ha una lista a memoria.
Il cibo rincara, il vestiario è precluso, la scuola fa acqua,
il lavoro non c’è, il tram ritarda, i cinema chiusi,
la salute è in fila in farmacia, in tv roba vecchia…
ma è vita questa!?
No, non è vita…ma è il risultato della nostra vita,
largamente disordinata, distratta, che ha risolto i problemi
etici, politici, economici, sociali,
in qualche modo…nel tempo, con leggerezza…
e ora ad esigere un resoconto totale ineludibile, basta un virus.