#114 - 15 dicembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Parchi e oasi dello spirito

Gromo (bergamo)

Chiesa di San Giacomo

Scrigno d'opere d'arte

di Dante Fasciolo

Vedere Gromo dall’alto dei pascoli e delle mulattiere, con le piode - i tetti d’ardesia - che la ricoprono come un duro e uniforme manto protettivo, non è sufficiente. Bisogna entrarci, in questo paese di montagna, e visitarlo con calma, per scoprire non solo la felice combinazione degli elementi – acqua, legname, aria buona – ma anche le ricchezze artistiche custodite da questa piccola comunità.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

La scenografica piazza Dante con il duecentesco Castello Ginami, il Palazzo Milesi (1443, ora Municipio) con l’elegante loggiato, l’archivio civico con le preziose pergamene, la chiesa di San Gregorio con la sua pala d’altare secentesca in cui è raffigurato il borgo com’era, sono solo la parte più visibile di un patrimonio che comprende anche le residenze private che sorgono lungo la via Milesi con i portali in pietra locale, i vicoli e le scalinate che percorrono la parte alta del centro storico. E ancora: la fontana centrale che porta in trono il cigno, stemma culturale; le numerose piccole fontanelle sparse qua e là; le raffinate inferriate delle secolari finestre poste sulle facciate delle residenze storiche; le ville liberty sorte ai primi del Novecento, quando Gromo diventa località di villeggiatura alla moda.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

Tutti questi elementi rendono l’antico borgo – costituito in comunità nel 1267 con atto rogato nel palazzo comunale di Bergamo – uno dei gioielli della montagna bergamasca. Ma ci resta ancora da vedere il monumento che meglio esprime la raffinatezza artistica raggiunta da questo borgo della Val Seriana grazie alla prosperità portata dalle sue fucine. Parliamo della chiesa di San Giacomo. Subito ci sorprende che la chiesa parrocchiale, diversamente dalla consuetudine che la pone nel nucleo urbano di fronte al palazzo municipale quasi a contrapporre il potere spirituale a quello temporale, a Gromo si trovi fuori del centro storico, lungo l’antica via di transito che prosegue verso l’alta valle. Tale collocazione aveva forse lo scopo di rendere la chiesa l’elemento unificante tra il nucleo urbano e le frazioni sparse nel territorio.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

Questa sua collocazione è emblematica per annoverarla in quel complesso ideale che va sotto il nome di Parco e Oasi dello Spirito, giusta il titolo della nostra rubrica, laddove la chiesa è oasi spirituale che invita alla contemplazione, mentre il bosco, la natura che la circonda invita alla rigenerazione e alla riflessione.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

San Giacomo si presenta al fedele quasi accovacciata, nascosta, se non fosse per il campanile che le dà respiro. La sua struttura si è formata nel corso dei secoli, molto austera nelle sembianze esteriori, con un porticato in pietra locale e ingressi laterali, di cui il principale, posto lungo la facciata in lato sud, ornato da un portale in marmo bianco di forme classicheggianti. Di rilievo, al centro dell’architrave del portale, è lo stemma di Bernardino da Siena, santo predicatore presente a Bergamo e provincia nei primi anni del XV secolo.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

L’interno della chiesa poi, contrariamente alla prima impressione che se ne ha dall’esterno, è uno scrigno che racchiude opere d’arte di sicuro interesse. Affreschi, tele e tavole con cornici lavorate, altari di legno e di marmo, statue, stucchi, organo e sagrestia, cantoria e stalli lignei, calici e candelabri finemente decorati, paramenti e reliquari, il fonte battesimale del 1511. Su tutto, spicca l’altare maggiore del 1645 con la sua profusione di oro.

Chiesa di San GiacomoChiesa di San Giacomo

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