#254 - 11 gennaio 2020
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascer il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

“La speranza risiede nelle persone, non nella Cop25 di Madrid”
Greta Thunberg.

Il fallimento di Cop25

Climate Transparency : nessun paese del G20 rispetta gli Accordi di Parigi

Il fallimento di Cop25

Aveva ragione Greta Thunberg a dire che “hope is not within the walls of COP25, hope is with the people”, ovvero che la speranza risiede nelle persone, non nella COP di Madrid.
La *Conferenza sul clima si rivela come un clamoroso fallimento. E dire che le premesse erano buone: era stata chiamata la “COP dell’ambizione”, proprio perché programmata dopo un intero anno di scioperi per il clima. Ma quando si arriva a parlare del conto da pagare, il coraggio si dilegua, manca la levatura morale necessaria, nessuno è pronto ad essere adulto.

Il fallimento di Cop25

Le trattative si sono incagliate e la situazione non accenna a migliorare. Da una parte ci sono i piccoli stati insulari, che rischiano seriamente di finire sommersi dall’innalzamento del livello del mare, e si sono opposti con fermezza all’approvazione di un accordo al ribasso. Dall’altro ci sono i paesi più responsabili delle emissioni di gas serra (come India, Cina, Usa e molti altri), che invece cercano di rendere questo accordo il più “morbido” possibile. Il loro obiettivo è continuare a ignorare gli allarmi della comunità scientifica: l’ultimo studio di Climate Transparency attesta infatti che nessun paese del G20 sta rispettando gli Accordi di Parigi.

Il fallimento di Cop25

In tutto questo, diversi analisti hanno descritto le bozze dell’accordo come profondamente insoddisfacenti. Si rischia che il risultato di questa conferenza sia addirittura un passo indietro rispetto agli accordi di Parigi, un tradimento di tutte le persone che in questi mesi si sono mobilitate per chiedere azioni tempestive ed efficaci. E tutto ciò mentre le lobby dei combustibili fossili continuano a esercitare la loro influenza per promuovere una risoluzione della COP a loro favorevole, ma che condannerà il mondo intero al collasso.

Il fallimento di Cop25

Questo ovviamente non ci ferma. Come ci ricorda l’attivista svedese, il vento cambierà, che i politici lo vogliano o meno. Noi continueremo a scendere in piazza in ogni angolo del mondo! Perché più la politica si dimostra incapace di agire, più il movimento crescerà e coinvolgerà tutte le persone che tengono al loro futuro. «Il vero potere appartiene alle persone!».

Il fallimento di Cop25

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