#252 - 30 novembre 2019
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

Ispirata dal pensiero di Papa Francesco sull'uomo e il creato

Comunità Laudato Si'

Un albero in più

Una proposta che esige l' impegno di ciascuno

Si trascrive il Manifesto che la Comunità Laudato si' ha stilato a firma dei fondatori: Prof. Stefano Mancuso – Scienziato e Direttore dell'international Laboratory of Plat Neurobiology; Dott. Carlo Petrini – Presidente Slow Food; Mons. Domenico Pompili – Vescovo di Rieti.

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L’anidride carbonica (CO2) che si accumula nell’atmosfera è la principale responsabile dell’incremento dell’effetto serra e, quindi, dell’innalzamento della temperatura del pianeta. Dall’inizio della seconda rivoluzione industriale (quella basata su elettricità e petrolchimica), le attività umane hanno causato l’aumento della concentrazione media annuale di CO2: è la concentrazione senz’altro più alta degli ultimi 800 mila anni. Dall’innalzamento della temperatura derivano in parte i problemi che affliggono oggi il pianeta: carestie, fame, guerre, migrazioni, catastrofi naturali dipendono spesso, in maniera diretta o indiretta, dal riscaldamento globale. Per questo è giusto parlare di crisi climatica: qualsiasi altro problema, paragonato a questo, diventa irrilevante.

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Cosa possiamo fare per invertire questo andamento? Cambiare, a livello massivo i nostri stili di vita riduce certamente le emissioni di CO2. Vivere secondo criteri di sostenibilità, ridurre sensibilmente i consumi di carne, razionalizzare i trasporti, sviluppare tecnologie che consentano un uso quotidiano e diffuso di energie rinnovabili sono azioni che abbassano le emissioni di CO2 e ci auguriamo che diventino comportamenti sempre più diffusi. Così come continueremo a lavorare perché le politiche governative ad ogni latitudine mettano le risorse naturali al centro degli interessi dei paesi. Ma questi comportamenti presuppongono un cambiamento culturale profondo che, in quanto tale, richiede tempo. Tempo che non abbiamo.

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È dunque urgente affiancare a questi processi di graduale conversione ecologica, azioni che portino rapidamente ad un abbassamento dei livelli di CO2. Una di queste azioni è molto semplice ed è alla portata di ognuno di noi. Per questo lanciamo qui un

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Appello a piantare alberi

Milioni, miliardi di alberi. Possiamo farlo oggi, subito: non inciderebbe sui nostri stili di vita, avrebbe costi irrisori rispetto a qualunque altra alternativa e funzionerebbe sicuramente. Piantare miliardi di alberi coprendo ogni zona del pianeta che possa essere adatta. Soprattutto le nostre città, dove la presenza di alberi avrebbe anche altri effetti positivi: ridurre l’isola di calore urbana durante le grandi ondate di caldo estivo, ospitare biodiversità, mitigare le alluvioni urbane, migliorare la vivibilità. Immediatamente. Ogni zona delle città che possa ospitare degli alberi deve essere utilizzata a questo scopo. Si può fare e si può fare in fretta e con poco.

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Chiediamo quindi

ad ogni cittadino di buona volontà, ad ogni organizzazione di qualunque natura e orientamento, ad ogni azienda pubblica o privata, alla straordinaria rete di comuni e regioni d’Italia, al governo nazionale di unirsi a noi con l’obiettivo di

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Piantare in Italia 60 milioni di alberi prima possibile

Un albero per ogni italiano: 60 milioni di alberi che dal loro primo istante di vita realizzano la loro opera di mitigazione dei livelli di CO2 nell’atmosfera. Inoltre, dopo anni di intensa cementificazione del suolo e in assenza di una legge che tuteli questo patrimonio; la scelta di luoghi su cui favorire una riforestazione intelligente può contribuire a valorizzare il bene comune del paesaggio urbano e rurale del nostro paese. Ci impegniamo a far sì che questa buona pratica cresca di anno in anno su scala mondiale, ma se vogliamo arrivare al 2030 in condizioni atmosferiche non irreversibili, il momento di agire è adesso.

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