#249 - 19 ottobre 2019
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Editoriale

Alberi

di Dante Fasciolo

C’è molto interesse agli alberi,
e particolare ai nostri giorni:
cadono per intemperie, muoiono per incuria,
e bruciano foreste intere.

Pallide denunce sulla responsabilità dell’uomo
e tiepide autodenunce sui danni,
quando dovrebbe mordere l’anima di ciascuno
l’aver colpevolmente ignorato
le esigenze della salute degli alberi.

Le Nazioni Unite richiamano al problema
indicando il 2020 Anno Contro le Malattie degli Alberi:
rispondano le nazioni, i governi, ma soprattutto
rispondano i cittadini, con azioni sollecite,
decise, tenaci contro gli ostacoli.

Mani delicate non abbiano paura
di unirsi a tante altre nel lavoro necessario:
conoscere in primis e divulgare il pensiero,
e accompagnarlo nel tempo
secondo precipue competenze ed attitudini.

Guardando gli alberi in questo nostro autunno
non possiamo non riflettere sulle parole dei poeti:
“Siamo come d’autunno sugli alberi le foglie”
eco lontana dall’Eneide Virgiliana
"Quante al primo freddo d’autunno levandosi
cadono nei boschi le foglie…
”
per ricordarci della caducitĂ  della vita,
il freddo, le tenebre…

L’albero sa che a primavera tornerà la luce e il calore,
e torneranno verdi e baldanzose le foglie
che ora lascia con dolcezza cadere donandogli
i colori dell’oro, del rame, dell’argento
ultimo grazie di riconoscenza per aver vestito
quel suo tronco contorto e capriccioso…

Consapevolezza del rinnovarsi della vita,
così simile alla vita dell’uomo,
chiamato a custodire la vita del creato.

Scrive George Byron:
“C’è una gioia nei boschi inesplorati.
C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria.
C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo,
e c’è musica nel suo boato.
Io non amo l’Uomo di meno, ma la Natura di più
.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit č realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessitŕ di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietŕ tra singoli e le comunitŕ, a tutte le attualitŕ... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicitŕ e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertŕ di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.