Personalissime spressioni pittoriche,
lontane eco tra Pollock e Montanarini
Roma - Galleria d'Arte Sempione
Stefano Sesti
Grande successo per la mostra personale di Stefano Sesti presso la Galleria Arte Sempione a Roma. Intervenuto all'inaugurazione, con lettura delle opere, il Critico d'Arte Roberto Chiappini ha introdotto il pubblico nel mondo dell'artista con efficacia, e Marta Lock ha posto all'attenzione il lavoro dell'artista che con le sue opere, mostra un’opzione personale, "racconta di scambio, di connessione, di dialogo e della necessità di comprendere che l’individualismo se estremizzato non è più una manifestazione di forza e di autostima, bensì diviene distacco e isolamento, e lo fa attraverso un linguaggio semplice, sognante, quasi incantato pur nel realismo dei concetti che le sue opere esprimono"; sottolineando così che la dignità dell’artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
Stefano Sesti fonda le sue radici natali nella capitale.
Il padre Mario, artista, pittore e poeta ed il nonno materno, il pittore Giuseppe Bazzano, lo avviano, sin dagli anni giovanili, all'arte ed in particolare alla pittura, che è la loro forma d'espressione prediletta. Frequenta il liceo artistico a Roma ed accresce la sua preparazione anche in altre forme d'espressione, con l'aiuto d'esponenti del mondo della cultura e dell'arte, quali il maestro Mario Russo, presso il cui studio approfondisce la tecnica coloristica, e la pittrice Maria Teresa Consolini, allieva del M° Giacomo Balla.
Dal 1980 anche la fotografia entra a far parte del suo bagaglio artistico. Nel 1990 inizia a collaborare con la Galleria d'Arte Contemporanea Forum Interart di Roma. In questo periodo conosce diversi personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, come l'attore Remo Girone, il maestro Sandro Trotti, professore di pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma ed il maestro Luigi Montanarini, artista marchigiano, purtroppo recentemente scomparso. La sua pittura assume ora una nuova forma espressiva, molto vicina all'astrattismo di Jakson Pollock.
Aumentano i suoi impegni lavorativi e mondani, si dedica con passione ed impegno alla recitazione e sostiene vari ruoli teatrali con la Compagnia "Tribù Arte"; nel 1997 aderisce al primo manifesto di pittura "Superficiale", fondato dal pittore Davide Tedeschini.
Continua il suo percorso artistico sviluppando in pittura nuove forme di espressive e astratte, con abili interventi tecnici che spaziano da una tecnica mista del colore, fino all’intervento della fotografia su tela, contaminandola con interventi cromatici volontari.
Dal 2001 inizia la sua lunga collaborazione con la gallerista Sabina Fattibene titolare della Galleria d’Arte “ Il Trittico” di Roma.
Di recente è entrato a far parte del salotto artistico presso l’Associazione Culturale “Bar Camponeschi”, luogo famoso nel centro di Roma per essere frequentato da molti personaggi di spicco del mondo dell’arte e dello spettacolo.
Oltre a contare su numerosissime partecipazioni a mostre collettive in tutto il territorio europeo, ha esposto anche con particolare evidenza all’estero:
Londra Galleria "The Queen", 1994; Helsinsky Galleria D Arte Moderna, 1998; Parigi Galleria" Le Carre D'or', 2000.
e in Italia in numerose esposizioni personali.