#248 - 4 ottobre 2019
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore č un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote č la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'č la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: č questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Presentato il 30 settembre con interventi di
Antonio Caprarica, Stefano Folli, Federico Moccia, Giancarlo Tartaglia
Letture di Alberto Lori

Roma - Fondazione sul giornalismo "Paolo Murialdi"

IL tempo dilatato

Riflessioni sul senso della lettura
Gli editoriali di "Leggere:tutti" nel “Tempo Dilatato”

Giuseppe Marchetti Tricamo - Ibiskos-Ulivieri

Questo libro pubblicato da Ibiskos, ci fa riflettere sul senso della lettura.
Quello che Giuseppe Marchetti Tricamo invita a fare è un’escursione tra le parole di quei libri che regalano uno spicchio di conoscenza in più, in ogni caso: sia che si decida di leggerli per la prima volta, ma anche nel caso di una rilettura. Ad ogni modo, una lettura più viva e consapevole.

Il titolo del libro è un po’ ispirato, nonché dedicato, al pensiero di Umberto Eco che afferma che “chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la letteratura è un’immortalità all’indietro”.

Il tempo dilatato, dunque, è quello della consapevolezza che la cultura, oggi, rappresenta un’opportunità soprattutto per il nostro Paese.
Così Marchetti esplora le diverse realtà in cui questa si manifesta, ad esempio il mondo dell’editoria, per conoscere il suo stato di salute. Ma non solo.
L’esplorazione diventa consiglio e Marchetti invita a prendere le dovute distanze, quando serve, dallo spazio virtuale, per scegliere coscientemente quello reale, da vivere e ricordare; ci invita al colloquio diretto e immediato, alla contestualità delle interazioni che caratterizzano la vita vera. Pagine, le sue, in cui si riesce a “incontrare” la specie – ormai rara che legge –, ma anche chi non lo fa; in cui si approfondirà la conoscenza di scrittori, si andrà in luoghi lontani, si visiteranno città vere e di carta, tutte legate al mondo della letteratura.

Pagine di lavoro anche, in cui sono stati riuniti tutti gli editoriali scritti per la nostra rivista Leggere:tutti, di cui è stato direttore per ben tredici anni, così da rimarcare così l’idea di una cultura che può e deve essere fatta giorno per giorno.
Quello che regala Marchetti, attraverso il suo tempo dilatato, è anche un ottimismo, necessario per l’Italia che decide di combattere ogni tentativo di prevaricazione, perché l’avvenire dipende da noi e da quella stessa realtà che dobbiamo abbracciare, così da poterne immaginare e creare una migliore.

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