#248 - 4 ottobre 2019
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Confini

di Dante Fasciolo

Dunque, vediamo, sai tu dirmi
come sono nati i confini?
Certo, non sei obbligato a rispondere,
né io lo pretendo…
tuttavia una piccola riflessione si impone.

Le cronache recenti aiutano un po’:
se l’Emilia Romagna confina
col Trentino a nord e l’Umbria a sud,
ecco che ci troviamo di fronte a confini dilatati,
ovvero predatori, oppure memoria di lontani confini,
forse più semplicemente specchio di
limitati confini di elementari conoscenze….
o inconsce necessità e bisogno di aperture…

C’è chi costruisce confini ai prodotti,
ostacolando scelte, profumi e sapori,
negando un libero accesso ai valori
dell’intelligenza, della creatività, dell’impegno dell’uomo.

C’è chi alza barriere di vergogna
ai confini del territorio in nome della sovranità
e chi chiude gli approdi agli uomini
in nome della proprietà, del diritto, dei confini…
Già, chi ha determinato le proprietà?
chi e quando ha emanato i diritti?
chi ha tracciato i confini?
Non sono domande retoriche…

Enea attraversò mari ignari dei limiti,
e approdò in terra sconosciuta e libera ,
costruì città e futuro per generazioni…

Oggi no, non è più possibile per l’uomo
costruire liberamente la propria esistenza;
glielo proibiscono i limiti:
i limiti del mare, della terra dei continenti,
i limiti delle nazioni, delle regioni, dei territori,
delle comunità cittadine, dei quartieri, delle strade…
glielo impediscono i limiti
della nostra coscienza e della nostra anima.

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