Roma - ASI, Agenzia Spaziale Italiana
Armando Pelliccioni: Esplosioni
Esplosioni nell’Arte ed Esplosioni nell’Universo
di Cinzia Folcarelli
Nelle opere di Armando Pelliccioni, fisico ed artista, l’Uomo e la Natura agiscono in sinergia per materializzare sulla tela la meraviglia del Cosmo.
Dopo le grandi esposizioni personali a Calcata, nel suggestivo spazio de Il Granarone, allestita nel 2016 in collaborazione con l’associazione Ipazia ImmaginePensiero, e nella prestigiosa sede romana dell’Università E-Campus nel 2017, e dopo la partecipazione all’Open Day della Ricerca presso il Centro ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) di Frascati nel settembre 2018, la nuova sfida di Armando è confrontarsi con l’affascinante sede dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, con le pareti che evocano il buio del Cosmo e le scenografiche riproduzioni delle sonde interplanetarie, in un ambiente perfetto per le sue opere. Infatti possiamo paragonare le Esplosioni dell’artista a dei Big Bang in miniatura che congelano l’attimo creativo della nascita dell’opera stessa e generano filamenti di colore che ricordano galassie e nebulose stagliate su sfondo nero.
Proprio per creare un paragone artistico e scientifico con le più alte manifestazioni della potenza della Natura generatrice di vita, vengono accostate ai lavori di Pelliccioni immagini della Nasa riguardanti appunto galassie e nebulose, in un confronto ricco di suggestioni emotive e spunti di riflessione. In mostra anche una selezione di Esplosioni su sfondo bianco, realizzate con la medesima tecnica delle altre, in cui il contrasto cromatico si accentua dando risalto alla componente frattale dei dettagli.
“Investigare gli effetti della Fisica non lineare nell’Arte - afferma Pelliccioni - è una continua sorgente di nuove scoperte.
Nelle esplosioni ritrovo le stesse strutture osservate nell’Universo. Le infinite forme prodotte in ogni esplosione riflettono le leggi della Fisica, così come ogni esplosione nell’Universo è unica e mai uguale ad un’altra. Le forme della Natura e il pensiero dell’Uomo possono essere giustapposte e creare un dialogo all’interno di ogni singola opera d’Arte. Uomo e Natura, Scienza ed Arte, non sono entità diverse e separate, ma entità strettamente interconnesse ed interagenti.”
In occasione dell’inaugurazione della mostra, nell’ambito della “Notte dei ricercatori”, il musicista e compositore Theo Allegretti si è lasciato ispirare da una delle ultime opere realizzate da Pelliccioni improvvisando un componimento musicale al pianoforte: guida per i visitatori ad immergersi ancora di più nella meraviglia dell’Universo.