Una nota di Raffaele Masto per il magazine "Africa"
rivista dei missionari "Padri Bianchi"
Libia 0ggi
Buongiorno Africa
Amaro reportage di veritĆ
Questa ĆØ la Libia. questo ĆØ il porto sicuro che Salvini promuove ogni volta che una nave di migranti chiede un approdo nel Mediterraneo.
La bomba che ha fatto oltre quaranta morti a Tajura ĆØ solo lāultimo e più eclatante caso di una guerra che non ĆØ scoppiata ora, ma si combatte da diversi anni. E, oggi come qualche anno fa, i migranti sono la variabile di questa guerra, una moltitudine di ostaggi, una sorta di arma usata sia dalle milizie di Sarraj sia da quelle di Haftar.
La teoria del āporto sicuroā non ĆØ una creazione del leader leghista. Fu inventata da Minniti quando lāEuropa fermò la rotta balcanica facendo un accordo con la Turchia: sei miliardi a Erdogan in cambio del blocco dei migranti.
LāItalia di Gentiloni aveva bisogno di āuna Turchiaā alla propria frontiera sud. La trovò nella Libia, sebbene fosse giĆ in guerra, infestata da trafficanti e milizie e piena di armi degli arsenali di Gheddafi. Puntò su un uomo, Sarraj, e lo fece diventare āpresidenteā. Non era la āTurchiaā ma poteva funzionare.
Salvini ha ripreso āparo paroā quellāimpostazione: denaro alle milizie, armi e motovedette alla guardia costiera. Con in più il blocco dei porti alle navi delle ong.
E i migranti? E i centri di detenzione? E la strage di Tajura? Chissenefrega.