"Il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico,
ovunque vada è la propria anima che sta cercando.
Per questo l’uomo deve poter viaggiare" (Andrej Tarkowsky)
Viaggio Fotografico
Nepal - Bhutan
Per conoscere gli altri
Se c’è un Viaggio Fotografico che vale la pena fare è proprio questo in Nepal e Bhutan.
Il Bhutan è una destinazione esclusiva, dedicata a Viaggiatori appassionati in cerca di emozioni forti e di itinerari non scontati.
Del Nepal, seppur bellissimo, si farà un buon assaggio fermandosi per tre giorni e vedendo solo la Valle di Kathmandu con un tempio di primaria importanza dove vengono celebrati sacrifici di animali, anche in questo caso si tratta di esperienze non adatte a tutti ma affascinanti che traggono le loro origini nelle tradizioni più radicate di questo Paese pieno di usi e costumi.
Non sarà un percorso esaustivo per il Nepal, ma potremo dire di aver visto bene la Capitale e i suoi dintorni, manca tutta la parte himalaiana ma questa richiederebbe un viaggio completamente diverso con caratteristiche di durata e di preparazione fisica che per questo Viaggio Fotografico non serviranno.
Il Bhutan sarà invece la parte portante del previsto itinerario, la vera meta finale che ci farà partire dall’Italia per andare a fotografare due dei suoi più bei festival che si fanno durante l’anno nei monasteri.
Il Bhutan è un Paese in cui ci si sorprenderà costantemente a fotografare la gente, i suoi usi e costumi, la millenaria cultura e in cui si parteciperà ai festival che da soli valgono il viaggio.
Non basta solo andare a fotografare un Paese, ma occorre scegliere il momento migliore dell’anno in cui quel Paese ha qualcosa di speciale, di diverso da tutti gli altri giorni, qualcosa che lo renda unico e irripetibile. Ecco: trovare due festival da vedere nello stesso viaggio è un evento raro che si realizza solo in questo periodo dell’anno.
In Nepal ci sarà lo scalo tecnico del volo di andata e uno al ritorno con fermata a Delhi.
Viaggio Fotografico propone il suo itinerario:
30 settembre Partenza dall’Italia per il Nepal - 1 ottobre: Kathmandu.
Oggi è un giorno molto particolare, perché al Dakshinkali Temple, dedicato alla dea Kali, i fedeli offrono sacrifici animali. Tale rito avviene solo nei giorni di martedì e sabato e non a caso noi arriveremo proprio di martedì appositamente per assistervi e fotografarli.
Si tratta di uno spettacolo forte, ma fortemente esperienziale di grandissimo impatto emotivo ed imperdibile dal punto di vista fotografico. Ovviamente chi vorrà astenersi dal prendere parte ai riti potrà farlo senza alcun problema. Il tempio si trova a 22km di Kathmandu, alle porte del villaggio di Pharping.
2 ottobre a Patan. Questo luogo ha un grande fascino storico e resta allo stesso tempo il centro degli affari della città. Ad ogni passo si incontra un’opera d’arte o un’immagine di una divinità, che testimonia l’abilità consumata degli artisti anonimi di Patan.
L’antico palazzo dei re Malla e i bagni di pietra associati a varie leggende ed episodi della storia sono particolarmente interessanti.
3 ottobre partenza per Nagarkot. Si tratta di una delle principali attrazioni per i visitatori. Situato ad un’altitudine di 2.100m slm, è apprezzata per la sua vista panoramica dell’alba e del tramonto, nonché la spettacolare vista delle alte montagne innevate (cime innevate della catena himalayana del Nepal orientale e vista sulla valle del fiume Indrawati).
Dopo la visita di Nagarkot, visita di Bhaktapur. Conosciuta anche come “la città dei devoti”, è la patria dell’arte e dell’architettura medievale. A 14km da città di Kathmandu, questo luogo fu fondato nel IX secolo e ha la forma di una conchiglia.
La città è all’altezza di 1.400m slm. Visita della Piazza Durbar con il “Palazzo delle 55 finestre” costruito dal re Bhupatindra Malla ed il famoso “Tempio a 5 piani” di Nyatapola sulle terrazze del quale si trovano due dee, due uomini forti, due elefanti, due leoni e due grifoni. Si tratta del tempio più alto della valle, costruito dal re Bhupatindra Malla. È uno dei migliori esempi di templi in stile Pagoda.
4 ottobre arrivo a Paro. Il Bhutan è un luogo sfuggito al tocco civilizzato del resto del mondo. È la “terra della felicità nazionale”la cui filosofia viene praticata in tutto il mondo. Viene ancora considerato uno degli ultimi “Shangri-La” nella regione himalayana per via della sua lontananza, del suo spettacolare terreno montuoso, della flora e della fauna e dei suoi unici monasteri buddisti oltre alle immagini senza tempo della sua storia. Check-in in hotel. Il primo giorno in Bhutan è una giornata di svago, si può andare in giro per la città con la macchina fotografica, accompagnati dalla guida locale e dal Capogruppo fotografo,
Oggi è il giorno di un’indimenticabile esperienza. La mattinata inizia con un viaggio di 15 minuti fino alla base del Monastero Taktshang (Tiger’s Nest, Nido della Tigre). Fare trekking in salita è difficile, faticoso, ma il premio che ci attende è inimmaginabile. Sulla via per la cima, anche per riprendere fiato, sessione fotografica dei panorami in discesa, le bandiere di preghiera svolazzanti, la collina rocciosa. Il Monastero di Taktshang: la parte primaria fu costruita attorno alla grotta di Meditazione di Guru Rimpoche nel 1684 da Gyaltse Tenzin Rabgay.
Questo incredibile monastero si aggrappa al bordo di una parete rocciosa a strapiombo su 900 metri nella valle sottostante. La leggenda narra che Guru Padmasambhava volò qui sulla schiena di una tigre.
Trasferimento fino alle rovine di Drukgyal e successiva visita. Qui che i Bhutanesi sconfissero definitivamente gli invasori tibetani e li respinsero.
Nelle giornate più limpide da qui può essere visto il picco di Jumolhari, alto 7.329 metri. Sulla via del ritorno si potranno fotografare: case e villaggi agricoli, le persone del villaggio, scenari. Visita del Kyichu Lhakhang, uno dei più antichi templi buddisti del Bhutan. Il re tibetano Songtsen Gompo, per consacrare l’intera regione dell’Himalaya, nel VII secolo costruì 108 templi. Kyichu Lhakhang è considerato uno di loro.
6 ottobre partenza verso Wangdue. 125Km per 4h di trasferimento. Si attraverserà il Dochula Pass (3.088m slm), il più noto del Bhutan.
In una giornata limpida si possono fotografare viste spettacolari sulle possenti catene montuose dell’Himalaya. Luoghi interessanti con spunti fotografici potrebbero essere: il Drukgyal Wangyal Chortens, le Prayer Flags, flora e fauna, il Tempio di Dochula.
Incontreremo gli abitanti dei villaggi locali che vivono in fattorie uniche, gente semplice che vive ancora come una volta.
Possibilità di visita del Chimi Lhakhang anche conosciuto come il tempio della fertilità, costruito da Lama Drukpa Kuenley (anche conosciuto come il Divino Madman) nel XV secolo.
Arrivo nell’area dove si tiene il Festival Wangdue Tshechu, molto sentito in Buthan, che richiama la gente da tutto il paese. Partecipazione al festival che consta di eventi, perfomance e danze.
7 ottobre partecipazione al Festival Wangdue Tshechu o visita al Punakha Dzong (Palazzo della Grande Felicità), costruito all’incrocio tra i fiumi Phochu e Mochu nel 1637 da Shabdrung Ngawang Namgyal. Questo maestoso dzong è stato, nel passato, sia il centro religioso che il centro amministrativo del Bhutan in passato. Misura circa 600 per 240 piedi ed ha una torre a sei piani con cupola dorata. All’interno ci sono cortili e statue religiose che suggeriscono la profondità della storia e della tradizione spirituale incarnata qui. La guida ci aiuterà nella comprensione di questa intricata cultura.
Successivamente, sempre se possibile in base agli eventi del festival (lo decideremo con il Capogruppo e la Guida informandoci sul posto, sono momenti che si possono valutare solo stando lì) visita alla regale Khamsum Yuelley Namgel Chorten, che è stata costruita per rimuovere le forze negative e promuovere la pace, la stabilità e l’armonia nel mondo che cambia. Il Chorten domina l’alta valle di Punakha con panorami imponenti sul Mo Chhu e verso le vette montuose di Gasa e oltre.
8 ottobre trasferimento verso Thimphu ove ha luogo in queste date il Festival Thimphu Tshechu, uno dei maggiori del paese, in precedenza si svolgeva nel cortile del Tashichho Dzong, uno dei più bei Tshechu del Bhutan occidentale.
Migliaia di persone arrivano dagli altri distretti del paese per partecipare a questa festa. Il festival è divenuto talmente seguito che nel 2007 è stato necessario costruire un nuovo “Tshechu Stadium” per ospitare l’evento.
9 ottobre: Festival Thimphu Tshechu. Questa occasione viene anche vissuta come raduno annuale in cui le persone si riuniscono per gioire insieme, indossando gli abiti della festa.
Per far sì che il Bhutan goda di una perpetua felicità, molti sapienti lama istituirono la tradizione di eseguire danze, durante le quali si invocano gli dei Tantrici. Grazie al loro potere e alla loro benedizione, il male è annientato e pace e gioia possono regnare. Intera giornata dedicata a sessioni fotografiche del festival.
10 ottobre: volo da Paro a Delhi. Mezza giornata di visite della Delhi “imperiale”, con la Qutub Minar, la più alta torre di pietra in India. Visita alla tomba di Humayun, costruita dalla vedova del secondo imperatore Mughal, Humayun, un monumento eccezionale in stile indo-persiano, precursore del Taj Mahal.
Passeggiata oltre l’imponente India Gate, il palazzo del Parlamento ed il Rastrapathi Bhawan, la residenza del Presidente.
11 ottobre: Delhi – Italia.
https://www.viaggiofotografico.it/24083/nepal-bhutan/ Foto: © Andrea Del Genovese