Torino - Spazio Wunderkammer
Ando Gilardi
Fotoreporter di denuncia - fino al 16 giugno
di Eva Mari
Ando Gilardi nacque ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, nel 1921.
Cominciò ad occuparsi di fotografia nel 1945, subito dopo la Seconda guerra mondiale. Per conto di una commissione inter-alleata incaricata di raccogliere prove per i processi ai criminali nazi-fascisti, restaurò e riprodusse immagini belliche.
Fu fondatore della Fototeca Storica Nazionale che oggi porta il suo nome. Lavorò come giornalista prima al quotidiano l'Unità, in seguito nei rotocalchi Lavoro e Vie Nuove, proseguendo anche nell'attività di ricerca fotografica. Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, con le sue riprese etnografiche, collaborò con Ernesto de Martino (Università di Sassari), Tullio Seppilli (Università di Perugia) e Diego Carpitella (Istituto Etnomusicale dell'accademia di Santa Cecilia in Roma).
Dal 1962 si dedicava esclusivamente alla fotografia quindi alla ricerca storica e all'organizzazione di mostre ed esposizioni, affiancava la pratica effettiva.
Ha partecipato alla ricerca iconografica per la realizzazione delle monumentali enciclopedie Universo e Le Muse ed ha collaborato a numerose riviste del settore. È stato direttore tecnico per alcuni anni di Popular Photography Italiana, e dal 1969 al 1989 anche cofondatore e condirettore dei periodici Photo 13 (per il quale ha ottenuto il Premiolino 1973) , Phototeca, Index, Storia Infame..., Materiali, presso la redazione della Fototeca Storica Nazionale. Dal 1984 al 2010 ha collaborato a Progresso Fotografico (che successivamente cambiò la testata in PCphoto) curando la rubrica Libri.
Il rigore delle sue ricerche per la storia della fotografia è stato pari all'interesse con cui sperimentava la fotografia d'avanguardia. Interessante la pubblicazione su PHOTO 13 della sua ricerca sul fotodinamismo futurista di Anton Giulio Bragaglia in relazione alla fotografia movimentista dei primi anni settanta.
Nel decennio 1977-1987 ha collaborato come consulente fotografico, e svolto alcuni corsi per il Centro Televisivo Universitario (CTU) della Statale di Milano diretto dal prof. Giovanni Degli Antoni e successivamente dalla dott. Patrizia Ghislandi.
Negli anni seguenti, Gilardi diresse la realizzazione di alcuni dei primi libri elettronici interattivi realizzati in Italia: Ipotesi di corso sulla Fotografia e Progetto Giotto su videodisco e Museum of Museums of Italian Renaissance Art, su cd ROM, realizzato in Giappone.
Tra le opere maggiori va citata anche La Gioconda di Lvov, una mostra itinerante foto-letteraria di immagini spontanee e testi relativi ai fatti dello Sterminio, concepita in collaborazione con un affiatato gruppo di studiosi di storia e di Istituti Storici della Resistenza.
Trasferitosi nel 1993 nella sua dimora piemontese, nel paese d'origine dei genitori, ha continuato a contribuire agli studi nel campo fotografico attraverso Internet. Ha proseguito il suo percorso di storico dei procedimenti di fabbricazione delle immagini, sperimentando in prima persona le nuove tecniche di produzione digitale, e per due anni (2002-2004) ha animato lo spazio espositivo della Biblioteca Civica di Acqui Terme, La Fabbrica dei Libri, con l'allestimento di mostre didattico-artistiche a cadenza bimestrale. Nel contempo è stato attivissimo partecipe nel mondo della comunicazione visiva attraverso Internet, di cui è stato assiduo frequentatore. Nell'agosto 2008 ha creato “TubArt” il suo canale personale su YouTube. Dal 2010 ha aperto uno spazio Facebook di nome Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi che fu rinominato, per ragioni di netiquette, con il suo nome Ando Gilardi l'anno successivo.