#240 - 18 maggio 2019
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Veleno

di Dante Fasciolo

Il veleno, a piccole dosi,
entra nel nostro corpo silenziosamente:
si insinua nei tessuti trasportato dal sangue
e manifesta i suoi nefasti effetti nel tempo.
E’ così che i veleni dell’aria, dell’acqua, del cibo
che giornalmente introduciamo nel nostro corpo
minano il funzionamento dei nostri organi vitali.

Sappiamo tutti, più o meno, del problema
e tutti gridiamo allarmi…nel vuoto,
perché ben poco facciamo a titolo personale
o unendoci alla collettività per bloccare,
o quantomeno frenare, la deriva del veleno.
E a poco servono i blocchi delle auto,
i controlli delle acque e dei cibi.

Le grandi macchine economico/finanziarie
hanno assunto oramai il potere totale
sulla mobilità, la distribuzione delle acque,
la coltivazione e le tipologie dei cibi;
e le stesse, poche, entità dominatrici,
hanno da tempo capito che l’organo principale
verso il quale indirizzare il veleno è il cervello.

Inquinare prima e avvelenare lentamente il cervello
è la pratica che oggi manifesta tutta la potenza
dello strapotere del male sul bene:
il sottile, malefico e crescente veleno delle bugie
muta presto in disinformazione e calunnie,
la conquista del Web muta in campo di battaglia,
false notizie si rincorrono oscurando verità.

Difendersi è pressoché impossibile,
discernere tra notizie e smentite è un azzardo,
la mortificazione ci assale, e grida dentro ciascuno
in questi giorni di falsità oltre misura,
perché la politica è ora solo un gioco senza regole,
e l’imperativo, per gli stolti, è vincere ad ogni costo
moltiplicando il veleno delle bugie, delle false notizie,
delle disinformazioni, delle calunnie.

Siamo dunque fragili palle manipolate
e rassegnate, rotolanti sul biliardo verde marcio
di una società alla deriva?

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