#238 - 13 aprile 2019
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
turismo tempo libero

Papa Francesco, la visione integrale della persona è importante anche nel turismo

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Di Angela Ambrogetti per ACI Stampa

“Parlando di visione integrale della persona non intendiamo certo una teoria, ma un modo di vivere e di agire”.
Papa Francesco lo ha ricordato nella udienza ai Dirigenti e Soci del Centro Turistico Giovani in occasione del 70° anniversario dalla sua fondazione.

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Il Papa ha ricordato che “tale visione non si trova prima di tutto dentro un manuale, ma in persone che vivono con questo stile: con gli occhi aperti sul mondo, con le mani strette ad altre mani, con il cuore sensibile alle debolezze dei fratelli. Potremmo anche dire che l’“integralità” alla quale vi richiamate non allude alla perfezione, ma all’imperfezione; non richiama la compiutezza dell’individuo, quanto la sua incompiutezza e il bisogno di guardarsi attorno per capirsi più a fondo; non spinge a un immobilismo fiero di sé, ma all’umile ricerca di conoscenze sempre nuove, del contatto con le persone, le culture, le problematiche del nostro tempo”.

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E’ questo l’esempio del Centro Turistico Giovanile nato 70 anni fa da alcuni giovani della Gioventù di Azione Cattolica, che in viaggio con don Carlo Carretto sul treno che li portava a Ginevra, ebbero l’idea di fondare il Centro Turistico Giovanile.

Un turismo diverso quindi “non ispirato ai canoni del consumismo o desideroso solo di accumulare esperienze, ma in grado di favorire l’incontro tra le persone e il territorio, e di far crescere nella conoscenza e nel rispetto reciproco”.
E poi un “Turismo Lento”, che si basa “sull’animazione e l’educazione culturale e ambientale, vi aiuta a vivere in modo diverso e più consapevole ogni momento della vita quotidiana, anche quelli di lavoro e di maggiore impegno”.

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E il Papa dice che i giovani non devono vivacchiare come se fossero già in pensione. Un impegno che vuol dire accompagnamento come spiega il Papa “proprio alla luce della vostra spiritualità, in seno al Centro Turistico Giovanile potete farvi compagni di viaggio di tanti vostri coetanei; potete aiutarli a far riaffiorare l’entusiasmo, se non lo percepiscono più perché sepolto dalle macerie del disincanto o dalla polvere densa dei cattivi esempi. La condivisione del tempo libero come tempo di qualità può diventare una buona chiave per aprire la porta del cuore di tanti giovani, generando legami di amicizia capaci di veicolare valori autentici e la stessa fede”.

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Il Papa ha concluso: “la Chiesa vi guarda con riconoscenza e speranza, e vi invita a professare sempre con fierezza la vostra cattolicità: essere cattolici non significa essere chiusi dentro a un recinto, ma al contrario aperti al mondo, desiderosi di incontrare perché intenzionati a vivere “secondo il tutto” e per il bene di tutti”.

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