#238 - 13 aprile 2019
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Fotografia

Come evolve l'architettura delle città

Lodi - Bipielle Arte, Spazio Tiziano Zalli

L'Abito della Città

“L’Abito della Città- Lodi 2015-2019” è il titolo di un progetto fotografico, di una mostra e di un libro/catalogo. Uno sguardo sulla città di Lodi dal punto di vista del paesaggio urbano, delle architetture e del costruito.

L'Abito della CittàL'Abito della Città

In mostra fino al 12 maggio circa sessanta fotografie, di medio e grande formato, a colori. Ad accompagnare l’esposizione il libro/catalogo con testi critici di Marina Arensi (giornalista e critica d’arte), Chiara Cardini (critica d’arte e curatrice della mostra), Emanuele Dolcini (giornalista e ricercatore), Chiara Panigatta (Presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Lodi).

L'Abito della CittàL'Abito della Città

Ogni città possiede un proprio tessuto originario. Se le vicinanze geografiche evidenziano medesime modalità nel costruire il territorio, ogni città indossa però un abito che la contraddistingue. La sua naturale trasformazione è legata al tempo, un sovrapporsi di storie e stili architettonici, ai mutamenti economici, sociali e culturali.

L'Abito della CittàL'Abito della Città

La città è un sistema in continuo movimento ed è tanto più leggibile quanto più se ne conosce il vissuto storico.
In questa prospettiva, Paolo Ribolini, realizza per Lodi una mappa fotografica del costruito, nella quale il teatro urbano è mostrato come puro luogo architettonico, che supera i tempi dell’umana esistenza, seppure la presenza di insegne, biciclette, auto in sosta, ci riconduca alla contemporaneità.
Attraverso l’uso della fotografia, l’attenzione è focalizzata al riconoscimento del valore culturale della propria città, così da custodire il patrimonio visivo di oggi per le generazioni di domani.

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Tra gli incontri previsti: Domenica 5 maggio: conversazione tra Chiara Cardini e Paolo Ribolini sul tema della fotografia come strumento d’indagine del paesaggio urbano.

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