Quello che doveva essere il palazzetto Volley Lazio e che ora è un monumento della vergogna
Colli d'oro Labaro Roma Capitale
Festa dell'albero listata a lutto
Un abbraccio agli alberi del Parco per ricordare
quelli abbattuti inutilmente e per riaprire la ferita dell’eco-mostro
Sono le "piccole" battaglie che si combattono nelle periferie urbane a mettere in evidenza l'inconciliabilità del bene comune con l'inerzia che alligna sulle scrivanie della burocrazie e dei responsabili della cosa pubblica.
Eccone un esempio: Parco Colli d'Oro, quartiere Labaro, periferia di Roma Capitale - il racconto del Comitato Cittadino.
Il Parco Colli d'Ora Labaro, una storia vergognosa per il quartiere.
E' la storia di un Parco pubblico che è stato privato ed espropriato ai cittadini del quartiere.
Il pretesto della riqualificazione dell’area” ha permesso di concedere il 90% del Parco ad una Società sportiva privata, per 20 anni. (Lazio Pallavolo).
Nonostante manifestazioni cittadine, audizioni in consiglio Municipale, servizi televisivi, articoli di giornali, una raccolta di 3.800 firme presentate al sindaco, un ricorso al Tar, al Consiglio di Stato, un massiccio numero di preferenze come luogo del cuore 2012 promosso dal FAI, tale da risultare il primo in tutta Roma...purtroppo, non si è riusciti a salvare gli alberi!
Ben 48 alberi sono stati abbattuti!
Il parco è stato spianato velocemente tra settembre 2012 e marzo 2013.
Abbandonato completamente, tranne qualche sporadico intervento, oggi sotto i nostri occhi c’è un mostro di cemento che giace a marcire nell’ incuria totale, in completo abbandono e con esso tutto il parco che lo circonda. Da oltre un anno infatti non viene tagliata l'erba e il parco risulta inaccessibile. La manutenzione del parco, da contratto, doveva essere eseguita dal concessionario il quale non ha mai provveduto a fare nulla nemmeno al taglio l’erba dall’inizio dei lavori (Settembre 2012) ed oggi versa in grave e pericoloso stato di degrado.
Dall’ultimo accesso agli atti fatto dal Comitato Colli D’oro sono emersi fatti inquietanti relativi ai lavori effettuati dal concessionario per l’allaccio, ai due collettori fognari, di acque nere, già esistenti e gestiti dalla Società ACEA.
Nel maggio del 2013 l’ACEA rilevò, oltre al mancato rispetto del progetto approvato e l’uso di materiale diverso (corrugato e non PVC come stabilito), anche la presenza di tubazioni schiacciate ed ovalizzate, di guarnizioni fuori sede, oltre a tratti in contropendenza della fognatura, tali da compromettere la corretta funzionalità idraulica e gestionale della stessa. Pertanto, l’ACEA invitò la Società concessionaria a ripristinare in tempi brevi lo status quo ante o a proporre una valida soluzione tecnica.
Da una nota del Dipartimento allo Sport del 18 ottobre 2013 risulta, inoltre, che nonostante numerosi solleciti, non siano ancora pervenuti i certificati antimafia delle ditte subappaltatrici, che non sia stato ripristinato ancora nulla e che non sia ancora stato presentato il progetto alternativo.
Per l’assordante silenzio delle istituzioni, il Comitato Colli D'or, si è fatto carico di inviare raccomandate al Sindaco, all'Assessore allo Sport e al Presidente del Municipio chiedendo l'immediata revoca dell'affidamento della concessione per gravi inadempienze contrattuali e l’invito ad essere ascoltati per concordare, questa volta insieme, soluzioni di recupero della struttura abbandonata e procedere alla restituzione del parco ai reali proprietari, cioè i cittadini del quartiere
comitatocollidoro@gmail.com